CV cronologico: una guida con esempi e consigli
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 17 aprile 2024

CV cronologico: una guida con esempi e consigli

Creare un CV cronologico efficace può essere la chiave per impressionare i potenziali datori di lavoro. Questa guida offre esempi pratici e consigli utili per aiutarti a mettere in ordine la tua esperienza lavorativa e le tue competenze in modo chiaro e convincente. Scopri come far brillare il tuo percorso professionale.

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Che cos’è un CV cronologico

Il CV cronologico è un formato di curriculum vitae in cui le informazioni relative alla formazione e alle esperienze lavorative sono disposte in ordine di tempo.

Nella maggior parte dei casi il curriculum cronologico è organizzato con una cronologia inversa, e cioè dall’esperienza più recente alla più lontana nel tempo, perché le attività più attuali sono quelle di maggiore rilievo per recruiter e datori di lavoro (tanto che, quando si parla di CV cronologico, si intende spesso, implicitamente, “CV cronologico inverso”).

Il curriculum cronologico è particolarmente efficace per chi ha un bagaglio professionale ampio, coerente e si sta candidando per una posizione senior. Ma, come vedremo, può funzionare anche per chi è a inizio carriera e vuole specificare con precisione la durata di ogni singola esperienza.

Perché usare un CV cronologico?

Il curriculum vitae cronologico presenta due vantaggi importanti per i selezionatori. Prima di tutto è facile da leggere, perché consente di avere a colpo d’occhio una visione ordinata e complessiva del percorso del candidato. In secondo luogo dà un’impressione di chiarezza e trasparenza, accentuate proprio dalla scansione cronologica.

Per i candidati, d’altra parte, il curriculum cronologico è comodo da aggiornare: una volta impostato, sarà sufficiente aggiungere una nuova sezione per ogni nuova esperienza.

Per questi motivi il CV cronologico è molto comune. È l’ideale soprattutto per chi ha tante esperienze lavorative, coerenti tra di loro e allineate alle richieste della job description. In particolare, rende il servizio migliore ai percorsi di carriera con uno sviluppo crescente, di successo, in cui sono stati raggiunti obiettivi e traguardi via via più alti.

Ma può funzionare anche per chi è ai primi passi, perché consente di mettere in evidenza ogni esperienza, inclusi workshop, stage, master, anche di breve durata, specificando per ognuna l’esatto periodo di tempo in cui si è svolta.

Gli svantaggi del CV cronologico emergono se il percorso lavorativo è molto eterogeneo, cioè composto da lavori estremamente diversi, e se include lunghi periodi di inattività. In questi casi, la cronologia dettagliata e completa non è così funzionale, e converrà optare per altri tipi di CV.

Il CV cronologico rende il servizio migliore ai percorsi di carriera con uno sviluppo crescente, in cui sono stati raggiunti obiettivi e traguardi via via più alti.

Che cosa include un CV cronologico?

Le sezioni principali di un CV cronologico sono le stesse che devono essere incluse in ogni formato di CV.

La prima è in genere riservata alle informazioni personali e di contatto, seguita da esperienze professionali, formazione e competenze, che a loro volta possono essere suddivise in base alla tipologia (linguistiche, informatiche, comunicative/relazionali ecc.).

Una sezione sempre più comune, da inserire tra i contatti e le esperienze professionali, è la presentazione, ovvero un breve statement, di poche righe, sulla tua figura professionale. 

Altre sezioni, facoltative, possono includere hobby e interessi personali, certificazioni o riconoscimenti particolari (come premi, borse di studio, assegni di ricerca), se sono pertinenti alla candidatura e se non sono già state incluse nella sezione formativa.

L’ordine cronologico riguarda, naturalmente, la sezione dedicata alle esperienze lavorative e quella riservata alla formazione, che andranno quindi elencate una ad una in ordine di tempo. Vediamo in che modo. 

Come scrivere un CV cronologico: una guida step by step

Siccome la caratteristica principale di un CV cronologico è l’ordine temporale delle tue esperienze, va da sé che sono proprio le informazioni relative al periodo e alla durata in cui si sono svolte che dovranno apparire come primo (e più importante) elemento in evidenza. 

Che tu decida di procedere in ordine cronologico inverso (sempre raccomandato) o meno, dovrai inserire prima di tutto la data di inizio e la data di conclusione dell’attività, dopodiché specificare il resto: ruolo ricoperto, nome dall’azienda, sede dell’azienda, descrizione dei compiti svolti e degli obiettivi raggiunti. 

Se hai un lungo elenco di esperienze lavorative, le date di inizio e fine attività possono essere indicate semplicemente dall’anno (per esempio, 2021-2023). Se invece il tuo percorso è più breve, allora puoi dettagliare l’informazione specificando anche il mese (settembre 2022-giugno 2023). 

Per quanto riguarda la sezione relativa alla formazione, valgono indicazioni analoghe. In questo caso, saranno indicate le date di inizio e fine del percorso di studi, superiore e universitario, oppure la data di conseguimento del titolo (diploma di scuola superiore, laurea triennale, magistrale o qualsiasi altra qualifica di studio funzionale alla candidatura).

Abbiamo detto che la data è la prima informazione che deve saltare all’occhio in un CV cronologico. Per questo motivo, oltre a inserirla come primo dato accanto a ogni esperienza professionale e formativa, è bene evidenziarla ulteriormente. 

Come fare? Sfruttando le opzioni standard di formattazione, come il grassetto, il sottolineato, oppure un colore diverso da quello usato per il resto del testo, per esempio un blu scuro o un grigio al posto del nero. Oppure puoi intervenire su impaginazione e layout: se il CV è impostato in sezioni orizzontali, basta che le date di inizio e fine attività siano separate dalla descrizione del ruolo con un’interlinea di spazio. In alternativa, puoi suddividere la pagina in due colonne verticali, riservando quella sinistra esclusivamente alle date.   

Ma occhio a non esagerare e a non fare confusione: ricorda che il CV deve sempre avere un aspetto coerente e omogeneo anche dal punto di vista grafico, a maggior ragione se si tratta di un CV cronologico.

Per non sbagliare, o per non perdere troppo tempo sull’impostazione del documento (a discapito dei contenuti), usa gli strumenti di Jobseeker, fatti apposta per creare e modificare il CV in modo semplice e immediato, mentre i modelli di curriculum vitae ti aiuteranno a raccogliere idee e prendere ispirazione (così come i modelli di lettera di presentazione).

Sezione esperienza lavorativa: consigli ed esempi

Come mostrare il proprio percorso professionale in ordine cronologico e, al contempo, nel modo più efficace possibile? Vediamolo con qualche esempio concreto in casi e settori differenti.

Iniziamo con la circostanza più indicata per il CV cronologico, e cioè un percorso lavorativo omogeneo composto da posizioni di rilievo e responsabilità crescente. 

Per esempio, un copywriter che lavora in un’agenzia pubblicitaria di medie dimensioni e vuole inviare la propria candidatura a un’agenzia di fama internazionale può iniziare con il ruolo attualmente ricoperto, preceduto dall’indicazione (ipotetica) “2019-a oggi” e seguìto da tutti gli step precedenti e dalle rispettive date di inizio e conclusione dell’attività: 

  • 2016-2019 Copywriter Senior - Nome dell’azienda, Descrizione del ruolo
  • 2014-2016 Copywriter junior - Nome dell’azienda, Descrizione del ruolo
  • 2013-2014 Correttore di bozze - Nome dell’azienda, Descrizione del ruolo
  • 2012-2013 Stage - Nome dell’azienda, Descrizione del ruolo 

Se il CV non è composto da esperienze lineari (accade sempre più spesso in un mercato del lavoro flessibile e globale come quello di oggi), oltre a indicare le date è bene evidenziare le competenze acquisite, soprattutto nell’ambito delle soft-skill. Flessibilità, capacità di problem-solving e di lavorare in team e in ambienti diversificati sono tutte qualità sempre richieste e apprezzate.

Se il tuo percorso include dei periodi di inattività lavorativa, non significa affatto che tu non abbia le carte in regola per superare la selezione. In questo caso sono più indicati altri formati ma, se ritieni che il CV cronologico sia comunque la scelta più adatta, è meglio motivare con onestà le ragioni dell’interruzione, anziché lasciare un vuoto all’apparenza ingiustificato.

Infine, se sei all’inizio del tuo percorso e hai poca esperienza, il CV cronologico può comunque esserti d’aiuto perché consente di “micro-dettagliare” le date, così da poter inserire tutte le esperienze, anche quelle più brevi, come in genere sono stage, borse di studio, percorsi di alternanza scuola-lavoro o periodi di volontariato all’estero.

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI

Un tempo i CV cronologici erano in assoluto i modelli di CV più diffusi (se non gli unici!). Oggi esistono molti altri formati di curriculum, che consentono di presentare in modo sempre più preciso personale il profilo del candidato, ma l’ordine cronologico rimane un elemento di chiarezza e trasparenza molto apprezzato da recruiter e datori di lavoro.

Come adattare un CV cronologico a settori lavorativi diversi

Se ti stai candidando per una posizione senior in ambito aziendale, impiegatizio, bancario, nel settore della pubblica amministrazione o dell’istruzione, e in generale ovunque siano richieste accuratezza, precisione e comprovate esperienze, il CV cronologico è perfetto, da impostare come abbiamo visto nel paragrafo precedente.

Anche per i lavori che richiedono competenze pratiche in uno specifico settore, come l’ambito della ristorazione, dal servizio in sala alla cucina, il curriculum vitae in ordine cronologico è estremamente funzionale. 

Se ti stai candidando per un lavoro creativo, come grafico, interior o fashion designer, illustratore, ma vuoi comunque segnalare gli anni di esperienza in un determinato settore o presso una determinata azienda, nota e stimata nel tuo ambito di interesse, allora puoi ricorrere a soluzioni (va da sé!) creative. Per esempio riservando alla data una posizione di rilievo, o evidenziandola con un design grafico accattivante.  

Se invece stai cercando una posizione in un settore altamente tecnico, come l’informatica, e hai profonde conoscenze, anche pratiche, ma poche esperienze lavorative, puoi semplicemente invertire l’ordine delle sezioni. Prima presenterai le competenze chiave, per esempio elencando i linguaggi di programmazione, i sistemi operativi e gli strumenti che sai usare, poi le esperienze lavorative in ordine cronologico, avendo cura di evidenziare progetti specifici o risultati significativi all’interno di ciascuna posizione.

Errori comuni da evitare in un CV cronologico

Se lavori da molti anni e hai accumulato tante esperienze, non fare l’errore di compilare un curriculum cronologico che inizia con le posizioni più lontane nel tempo: con ogni probabilità, farebbe partire il recruiter con il piede sbagliato. Un buon CV, infatti, deve fornire subito le informazioni essenziali (a partire da quelle più recenti), senza far perdere nemmeno un secondo alle risorse umane, e senza indebolirne l’attenzione. Opta quindi per la cronologia inversa. 

Benché un pregio del CV cronologico sia quello di poter presentare il proprio background professionale in modo completo, non abusarne. Ricorda che i contenuti del CV devono essere funzionali alla posizione per cui ti candidi. Evita di includere esperienze non pertinenti.

Altro errore da evitare se scegli un CV cronologico, è inserire tutte le informazioni in forma schematica come le date. Tenendo conto dello spazio a disposizione, che anche per i professionisti più navigati non deve superare le due pagine, un paio di righe di testo discorsive sono imprescindibili, per spiegare bene ciascun ruolo e gli obiettivi raggiunti più importanti.

Ottimo per i professionisti navigati, ma non solo

Il curriculum vitae cronologico è uno dei formati di CV più diffusi: ottimo per chi ha alle spalle un percorso lavorativo lungo e coerente, l’ideale per chi ha raggiunto obiettivi e responsabilità via via maggiori, ma adatto anche profili con minore esperienza, per inserire anche le attività di breve durata.

Come sempre, è bene adattare il formato di CV alle proprie specifiche esigenze, così da poter raggiungere esattamente l’obiettivo desiderato. E a questo fine dalle parole bisogna passare ai fatti: vai subito su Jobseeker (dove trovi ogni strumento utile a compilare in un attimo sia il CV che la lettera di presentazione), fai il download del modello di CV cronologico e inizia oggi stesso a scrivere il nuovo capitolo della tua storia professionale.

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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