Esempio di CV per Infermiere
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 6 novembre 2024

Esempio di CV per Infermiere

La professione di infermiere, richiestissima, richiede approfondite competenze in ambito medico-sanitario e altrettante qualità umane. In questo articolo, ti spieghiamo come creare un curriculum vitae per infermiere preciso ed efficace, evidenziando le sezioni principali da includere e i contenuti che non possono mancare, inclusi i dettagli tecnici, insieme a tanti suggerimenti e consigli utili per distinguerti tra i candidati.

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Le sezioni di principali da includere nel CV per infermiere

Il primo passo per creare un buon CV, incluso il curriculum vitae per infermiere, è strutturarlo in modo professionale, per poter presentare in modo ordinato e preciso tutti i dati, le qualifiche e le competenze necessarie a superare la selezione. 

In questo caso, il datore di lavoro è rappresentato da strutture sanitarie come ospedali, poliambulatori, centri di analisi, residenze socio-assistenziali per anziani (RSA) e, in generale, tutti i luoghi deputati a diagnosi, cura, assistenza. In Italia la sanità è pubblica, e queste strutture rientrano all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma esiste anche una fitta rete di strutture private, che possono essere convenzionate o meno con il SSN.

Per lavorare come infermiere nel SSN occorre superare un bando di concorso pubblico, mentre per lavorare in quelle private la selezione può variare in base alle policy della struttura (in genere avviene tramite valutazione del CV e colloquio). In entrambe i casi, per esercitare la professione di infermiere, è comunque obbligatorio per legge essere iscritti all’Ordine Professionale degli Infermieri (OPI).

Detto questo, come strutturare il tuo curriculum da infermiere, che sia per un concorso pubblico o per una candidatura (o autocandidatura) in clinica privata? Semplicemente, con una suddivisione chiara delle varie sezioni. Prima di tutto l’intestazione con le informazioni personali, che devono includere nome, cognome, recapito telefonico, indirizzo email, iscrizione all’Ordine (e, a tua discrezione perché non è obbligatorio, città/indirizzo di residenza e nazionalità).

Luca Berri

+39 123 456 789

Padova

luca.berri@example.com

Infermiere iscritto all’Ordine degli Infermieri (n. 8001)

Dopo i dati di contatto, inserisci una breve presentazione per mettere subito in evidenza le tue qualifiche chiave ed eventualmente i tuoi obiettivi. L’assistenza infermieristica, infatti, trova applicazione in moltissimi ambiti sanitari e socio-sanitari: chi legge deve poterle individuare a colpo d’occhio. Ecco un esempio di profilo iniziale: 

"Sono un infermiere con oltre 6 di esperienza in reparti di terapia intensiva presso strutture ospedaliere pubbliche e cliniche private, specializzato nella gestione di pazienti critici con gravi traumi fisici e insufficienza organica multipla. Ho un’elevata capacità di gestione dello stress e ampie competenze nell’impiego di device salva-vita. Il mio obiettivo è contribuire attivamente al miglioramento dell’assistenza e della prognosi del paziente”

Esperienze lavorative 

La terza sezione è da riservare all’esperienza lavorativa, in cui dovrai elencare le tue esperienze di lavoro da infermiere in ordine cronologico inverso, e cioè dalla più recente alla meno recente. Assicurati, per ciascuna, di includere il nome della struttura in cui hai prestato servizio, le date di inizio e fine lavoro, e una descrizione sintetica ma dettagliata delle tue mansioni, idealmente accompagnata da dati quantitativi. Per esempio:

  • Gennaio 2021 – a oggi
  • Ospedale San Raffaele, Venezia
  • Infermiere di sala
  • Sanificazione della sala operatoria e dei presidi medico-chirurgici, verifica della documentazione clinica e della corretta preparazione del paziente, supporto all’equipe chirurgica con frequenza media di 35 interventi alla settimana.

Formazione

Nella sezione dedicata a istruzione e formazione indicherai il tuo percorso di studi. Se sei un infermiere neolaureato, a questa sezione dovrai prestare particolare attenzione, specificando per esempio il titolo della tesi e, soprattutto, le mansioni svolte durante il tirocinio formativo.

In Italia, in base alla normativa vigente, il tirocinio è obbligatorio per superare l’esame di stato, ottenere l’abilitazione e iscriversi all’OPI, e prevede circa 1800 ore da svolgere nell’arco del triennio di studi universitari. Si tratta di una parte integrante del percorso di formazione, che viene svolta sotto la supervisione di tutor professionali e serve ad acquisire competenze pratiche fondamentali per poter, poi, lavorare in ambito clinico a contatto diretto con i pazienti.

  • 2015-2018
  • Laurea triennale in Scienze Infermieristiche  
  • Università degli Studi di Parma
  • Votazione: 110/110
  • Tesi: “Aderenza terapeutica nei pazienti affetti da sclerosi multipla: revisione della letteratura”

Tirocinio formativo ospedaliero 

Reparto di Medicina (450 ore): identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica della persona assistita in relazione al percorso diagnostico-terapeutico e alla prognosi

Reparto di Ostetricia-Ginecologia (650 ore): assistenza nella preparazione psicoprofilattica al parto, misurazioni dell’accrescimento fetale, prelievi citologici ed ecografie di primo livello, assistenza chirurgica in corso di parto con taglio cesareo

Pronto soccorso (700 ore): programmazione degli interventi assistenziali standard e personalizzati, condivisione con l’assistito e i famigliari del programma di interventi e dei risultati attesi

  • 2010-2015
  • Diploma di maturità scientifica
  • Liceo Scientifico “Albert Einstein”, Parma
  • Votazione: 98/100

Competenze tecniche

Nel campo infermieristico le competenze tecniche (o hard skill) specialistiche, attinte all’ampio bacino del settore medico-sanitario, sono fondamentali e, a seconda della formazione e soprattutto delle esperienze lavorative, possono essere numerose e molto diversificate. Cerca di includere quelle indispensabili in ogni ambito, come la corretta interpretazione della documentazione clinica o le procedure di somministrazione dei farmaci, e quelle più funzionali alla candidatura, per esempio la gestione delle emergenze e l’impiego di presidi invasivi, se hai intenzione di lavorare in pronto soccorso. 

Competenze trasversali 

Le competenze trasversali (o soft skill) sono importanti quanto le competenze tecniche nell’esercizio della professione infermieristica. La capacità di lavorare in team, all’interno di equipe composte da medici e infermieri o altri operatori sanitari, quella di saper gestire lo stress e le situazioni emotive complesse, di comunicare in modo empatico, chiaro ed efficace sia con i collaboratori che con i pazienti e i famigliari sono solo alcune delle soft skill di cui un infermiere deve disporre. Non dimenticare di indicarle perché un buon infermiere deve avere un profilo personale, e qualità umane, all’altezza di quello formativo e professionale.

Competenze linguistiche

Le competenze linguistiche, benché non facciano strettamente parte del curriculum da infermiere, possono essere utili (e di fatto lo sono sempre di più) in contesti multiculturali, in cui la conoscenza di una seconda lingua può consentire la comunicazione con il paziente, altrimenti impossibile. Tanto che la maggior parte dei concorsi pubblici per infermiere prevede, tra i requisiti, anche la conoscenza di una seconda lingua, di norma l’inglese. Se ti candidi in una struttura privata, conoscere un’altra lingua può comunque essere un plus, quindi è bene indicarla.  

Sezioni facoltative: certificazioni, hobby e interessi

Mentre le sezioni fin qui elencate sono essenziali, quelle facoltative sono da inserire soltanto se sei all’inizio del tuo percorso di lavoro, o se ritieni che possano fornire degli elementi di distinzione rispetto agli altri candidati.

Un curriculum da infermiere neolaureato può ragionevolmente includere una sezione dedicata alle Certificazioni, in cui indicare per esempio un Certificato di Primo Soccorso Avanzato, e una dedicata a Hobby e Interessi, purché pertinenti al caso, come possono esserlo il volontariato, la meditazione e lo yoga o l’attività sportiva.

Consigli per scrivere un CV specifico per il ruolo di infermiere

Se digiti su Google “curriculum vitae infermiere esempio”, “curriculum infermiere esempio”, “esempio curriculum infermiere” e analoghi, troverai un’infinità di risultati. Il punto, però, è che il tuo curriculum per infermiere deve riflettere le tue specifiche competenze e il tuo specifico percorso. 

Non solo, deve adattarsi ai tuoi obiettivi, quindi tener conto dei requisiti indicati nella candidatura che ti interessa e al contesto di lavoro in cui vorresti operare, che richiede skill ed esperienze professionali di un certo tipo se si tratta di un reparto di oncologia, altre se si tratta di un centro prelievi, di una RSA o casa di cura.

Va benissimo leggere altri esempi di CV, ma solo per rompere il ghiaccio con la pagina bianca, nonché per differenziarsi (attenzione agli esempi gratuiti online: non è detto che siano accurati né attendibili). 

Includere dati numerici e quantificare i risultati conseguiti

A questo scopo, oltre a una descrizione precisa delle tue abilità ed esperienze lavorative, è molto utile includere dati numerici e quantificare i risultati conseguiti, che daranno al tuo CV da infermiere un taglio di concretezza e precisione, molto importanti per l’assistenza infermieristica. Per esempio, puoi esplicitare il numero di pazienti che hai assistito quotidianamente, quello dei collaboratori supervisionati, la percentuale di compliance ai protocolli di buone pratiche.

Esprimi le tue soft skills in modo sincero e professionale

Tieni al contempo presente che le competenze trasversali non sempre si possono misurare su base quantitativa: siccome però, come abbiamo visto, sono altrettanto importanti, cerca di indicarle in modo efficace. Il segreto? La sincerità. Se per esempio hai competenze relazionali idonee, autenticamente empatiche, saprai esprimerle in modo adeguato anche sul CV.

Utilizza un vocabolario tecnico

Presta inoltre attenzione al vocabolario tecnico. Lo hai di certo appreso con cura durante gli anni di studio, e continui a usarlo abitualmente in ambito clinico. Fai in modo che il curriculum riporti i termini specialistici, laddove necessari, con la stessa accuratezza.

Utilizza un layout classico

Infine, opta per un layout classico e una formattazione semplice, limitando i colori al bianco e al nero (o comunque alle tinte scure, come blu e grigio): il CV per infermiere deve essere perfettamente leggibile, senza orpelli ornamentali, per scorrere dritto senza elementi di distrazione.

Un CV che mette in luce sia le competenze tecniche che le qualità umane

Creare un curriculum vitae efficace per un infermiere richiede una struttura professionale, attenzione ai dettagli e un focus sia sulle competenze tecniche, che possono essere anche molto diverse tra loro e richiedono in ogni caso un vocabolario specialistico, sia su quelle trasversali, a partire dalla comunicazione empatica e dalla capacità di gestire situazioni emotive complesse.

Per procedere nel modo più rapido e intuitivo, senza perdere tempo con la formattazione e il layout, usa gli strumenti di Jobseeker. Puoi scegliere tra diversi modelli di curriculum vitae, individuare il più adatto al tuo profilo, quindi creare e modificare il tuo curriculum vitae in pochi minuti, con esiti professionali (dopodiché, con analoga immediatezza, potrai scegliere tra i modelli di lettera di presentazione quello che fa match con il CV e compilare la tua lettera di presentazione).

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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