Istruzione e formazione nel CV
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 6 novembre 2024

Istruzione e formazione nel CV

Ciò che hai studiato dice molto di te: il percorso di istruzione e formazione è il fondamento della tua visione del mondo, oltre che delle tue conoscenze, e concorre in modo determinante a definire il tuo profilo professionale. Come raccontare tutto questo nel cv? In questo articolo, ti spieghiamo come strutturare la sezione del curriculum dedicata a istruzione e formazione, in modo che abbia tutto il risalto che merita.

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Bisogna sempre includere la formazione nel CV?

Il curriculum vitae deve sempre includere la sezione dedicata a istruzione e formazione. Come vedremo, sarà caratterizzata da ampiezza e dettagli più o meno particolareggiati a seconda della circostanza (nel cv di un neolaureato sarà in primo piano e minuziosamente descritta, in quello di un professionista di lungo corso avrà uno spazio minore). Ma sarà in ogni caso presente, anche se non esplicitamente richiesta nella job description.

Che cosa vogliono vedere i datori di lavoro nella sezione di istruzione e formazione del cv?

Sei una persona dotata di pensiero critico? Sei capace di applicarti in modo costante, affrontando la fatica senza scoraggiarti? Sai fare collegamenti tra discipline tra loro distanti e trarne sintesi interessanti? 

La sezione dedicata alla formazione non indica soltanto le nozioni che hai acquisito, quindi il tuo livello di conoscenza in un determinato ambito, ma risponde anche a domande come queste. Gli studi che hai fatto sono infatti un buon indicatore del tuo modo di pensare e di osservare le cose, da cui deriva un vero e proprio bagaglio di competenze, sia tecniche che trasversali (sia hard skill che soft skill).

Tutto questo è di grande interesse per recruiter e datori di lavoro, che osservando la sezione di istruzione e formazione di un cv trarranno varie informazioni e spunti per farsi un’idea più completa del candidato, magari da approfondire durante il colloquio. 

Istruzione e formazione cv: quali informazioni inserire

Nel curriculum istruzione e formazione devono essere presentate in formato standard, e cioè accompagnate da una serie di informazioni che il responsabile delle assunzioni si aspetta di trovare. Le seguenti:

Qualifica conseguita: diploma di laurea magistrale (detta anche biennale o specialistica), diploma di laurea triennale, diploma di scuola secondaria

Anno in cui la qualifica è stata conseguita, oppure periodo di frequenza, includendo o meno i mesi (per esempio 2024, oppure 2020 – 2024 o settembre 2020 – luglio 2024)  

Tipo di istituto: università, scuola superiore, istituto tecnico, istituto professionale

Nome proprio dell’istituto e città in cui si trova

Tieni presente che la sezione deve essere organizzata in ordine cronologico inverso, e cioè dall’esperienza più recente a quella meno recente, e che la scuola media (oggi denominata scuola secondaria di primo grado) non va mai inclusa.

Il titolo della tesi di laurea o della tesina di diploma, il nome del docente relatore, eventuali esami e dettagli simili sono facoltativi. La scelta è a discrezione del candidato e dipende da un solo criterio: la funzionalità dell’informazione rispetto alla candidatura e al percorso svolto.

Se la tua tesi di laurea riguarda esattamente una competenza richiesta nella job description, vale la pena citarla, così come esami o corsi di specializzazione in linea con i requirements dell’annuncio, soprattutto se sei all’inizio della tua carriera.

Per quanto riguarda la votazione, il trend che ha preso piede consiste nell’indicare il voto soltanto se alto, e nell’ometterlo se è basso. In verità, questa possibilità è concessa soltanto per il voto del diploma, mentre per quello di laurea l’indicazione è sempre richiesta. In alcuni casi, per esempio nei concorsi pubblici, è obbligatoria perché concorre alla definizione del punteggio finale.

Infine, non dimenticare che istruzione e formazione non sono esclusivamente collegate a scuola superiore e università, ma possono includere anche corsi extra-curricolari, master post laurea e altri percorsi, che molte persone coltivano anche in età adulta e che può essere utile indicare (lo vedremo più avanti, in un paragrafo dedicato).

CONSIGLIO DEGLI ESPERTI:

Indipendentemente dalla durata o dai risultati ottenuti, il tuo CV deve riflettere con chiarezza il percorso formativo. Come tutto ciò che riguarda il tuo profilo professionale, dalle competenze alle esperienze lavorative, anche in questo caso la trasparenza è sempre l’alleato migliore.

Come indicare la formazione universitaria conclusa

Ora passiamo a qualche esempio pratico e alle indicazioni operative. Iniziamo con la formazione universitaria, che sarà la prima a comparire nella sezione di formazione (da organizzare sempre, come abbiamo detto, in ordine cronologico inverso).

Ecco come strutturare le informazioni di un percorso concluso (laurea conseguita) in modo completo ed esauriente.

Settembre 2017 – Marzo 2019
Laurea magistrale in Ingegneria Biomedica
Politecnico di Milano
Votazione: 110/110

Tesi di laurea: “Device indossabili di ultima generazione per pazienti epilettici: analisi degli sviluppi recenti e prospettive future”, Relatore Prof. Ugo Bozzi   

Settembre 2013 – Luglio 2017
Laurea biennale in Ingegneria Biomedica
Politecnico di Milano
Votazione: 108/110

Nel caso di corso di laurea vecchio ordinamento, l’indicazione del percorso sarà più semplice e sintetica, perché il vecchio ordinamento non prevedeva la scansione in laurea biennale e triennale, bensì un ciclo unico di 4 anni, che si può indicare così: laurea quadriennale v.o., oppure corso di laurea a ciclo unico.

Come indicare la formazione universitaria in corso (o interrotta)

Se non hai ancora completato gli studi, ma hai la necessità di compilare il curriculum per un lavoro part-time temporaneo, oppure hai intenzione di proseguire alternando studio e lavoro, puoi organizzare le informazioni in questo modo:

Studente/studentessa in Tecnologie Alimentari
Università degli Studi di Torino
Settembre 2022-a oggi

Esami sostenuti: 3/26 (Matematica e principi di statistica, Chimica generale, Economia e gestione aziendale)
CFU: 22/180  

I CFU sono i Crediti Formativi Universitari, indicati nel piano di studi accanto a ogni singolo esame (perché ogni esame corrisponde a un determinato numero di crediti). Volendo puoi aggiungere anche la media dei voti e la data presunta di conseguimento del titolo.

Per inciso, la capacità di conciliare studio e lavoro, oltre che lodevole di per sé, implica una serie di competenze di certo gradite, in qualsiasi contesto professionale, come un’eccellente gestione del tempo, abilità organizzativa, attitudine al multi-tasking e, non ultima, forza di volontà.

Una struttura analoga può essere utilizzata da chi ha iniziato il percorso di studi universitari e poi lo hai interrotto senza conseguire la laurea. Se hai sostenuto pochi esami e poi deciso di entrare nel mondo del lavoro, puoi omettere il dato, ma se hai frequentato più a lungo, in un ambito funzionale alla candidatura e conseguito buoni risultati, puoi dichiararlo in piena trasparenza. 

Ecco un esempio:

Studente/studentessa in Giurisprudenza
Corso di laurea in Scienze dell’amministrazione digitale
Università degli Studi di Padova
Settembre 2019-luglio 2021

Esami sostenuti: 10 / 18, tra i quali Big data e diritti fondamentali, Diritto degli open data e trasparenza, Modellazione dei processi amministrativi e compliance normativa

Come indicare la formazione svolta all’estero

Se hai studiato all’estero, dimostrerai in prima battuta la conoscenza reale e approfondita di una lingua straniera, capacità di adattamento e ampiezza di vedute, tutte qualità decisamente positive.

Detto questo, tra il sistema scolastico italiano e quelli degli altri paesi possono esserci delle differenze che occorrerà specificare a chiarire, in particolare i titoli e la votazione.

In Europa, in realtà, l’ambito di studi accademico è ormai piuttosto omogeneo. Grazie al sistema dei Crediti Formativi Universitari (CFU), le valutazioni del carico di lavoro risultano le stesse, i voti dei singoli esami vengono “tradotti” facendo riferimento ad apposite griglie (per esempio, la tabella ECTS) e i titoli sono equiparati.

Al di fuori dell’Europa, invece, occorre verificare con l’ateneo ospitante le norme e le pratiche amministrative in vigore, ricorrendo eventualmente a traduzioni autenticate, nel caso di cv con istruzione in inglese o in altre lingue.

Come indicare la formazione nella scuola superiore

Per quanto riguarda la scuola superiore, che secondo la nomenclatura attuale corretta (da riforma ministeriale) si chiama “scuola secondaria di secondo grado”, le principali tipologie di scuole sono tre: istituto tecnico, istituto professionale e liceo, che a loro volta si possono suddividersi in vari indirizzi. 

Per esempio, il liceo si suddivide in artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico e di scienze umane. Ogni indirizzo può a sua volta declinarsi in altri sotto-indirizzi e articolazioni, che nel curriculum è buona norma specificare perché indicano specializzazioni anche molto diverse tra loro.

Ecco un paio di esempi per esporre nel curriculum l’istruzione superiore:

2009-2013
Diploma di maturità scientifica
Indirizzo scienze applicate
Liceo scientifico “Isaac Newton”, Monza (Milano)
Votazione: 98/100

2018-2023
Diploma di liceo artistico
Indirizzo design
Liceo artistico “Arnaldo Pomodoro”, Milano
Votazione 100/100 

2017-2022
Diploma di Istituto tecnico
Settore economico - Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing  
Articolazione Relazioni internazionali per il marketing
Istituto Tecnico “Silvio Pellico”, Pavia
Votazione: 98/100

Come indicare altri tipi di certificati e diplomi

Istruzione e formazione non necessariamente devono includere soltanto scuola superiore o università. Se hai frequentato corsi extracurricolari e conseguito attestati pertinenti alla candidatura, puoi citarli.

Il numero e la tipologia di corsi disponibili sono moltissimi, così come gli enti che li erogano, che possono essere pubblici o privati, e organizzati in presenza oppure online. 

Una categoria che spesso viene inclusa nella voce “curriculum vitae istruzione” è quella dei corsi di formazione professionalizzante, che possono essere finanziati, in tutto o in parte, da comune, provincia o regione, e che in genere prevedono un monte ore di teoria affiancata da altrettante ore di pratica, a copertura semestrale, annuale o anche biennale. 

Sul fronte dell’apprendimento a distanza, l’offerta è oggi incredibilmente ampia, e consente a chiunque di seguire corsi e approfondire conoscenze a qualsiasi punto del proprio percorso, magari per cercare un nuovo lavoro e nuove opportunità.

Esistono poi master, workshop, corsi intensivi. Per ciascuno, occorre prima di tutto valutare la congruità con i tuoi obiettivi (se è funzionale alla posizione di tuo interesse, bene, se no meglio evitare), quindi indicare il tipo di corso, titolo e contenuti, l’ente organizzatore, nonché il numero di ore e i risultati conseguiti.

"Il percorso di istruzione e formazione è il fondamento della tua visione del mondo, oltre che delle tue conoscenze, e concorre in modo determinante a definire il tuo profilo professionale."

Dove inserire la sezione istruzione e formazione nel CV

Il posizionamento della sezione dedicata alla formazione dipende dal percorso del singolo candidato, e cioè dal punto in cui si trova nella sua carriera lavorativa.

Nel curriculum di un professionista con un’esperienza lavorativa di medio o lungo corso, la sezione formazione va al terzo posto: in prima posizione, come sempre, ci sono i dati di contatto e la presentazione personale, in seconda posizione la sezione dedicata alle esperienze lavorative, e in terza, appunto, quella riservata alla formazione.

Viceversa, nel curriculum di una persona che abbia da poco concluso gli studi e non abbia alle spalle un lungo percorso lavorativo, la formazione occuperà il secondo posto, tra la sezione per i dati di contatto e il personal statement e quella dedicata alle esperienze lavorative. 

Nel caso di neolaureati che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, la formazione avrà il ruolo da protagonista, insieme a tutto ciò che può essere utile a dimostrare le proprie competenze (tutte informazioni che si possono ulteriormente approfondire nella lettera di presentazione). In questa circostanza, la sezione dedicata all’esperienza lavorativa può essere omessa e sostituita da altre, purché funzionali alla candidatura, come competenze linguistiche o hobby e interessi personali.     

Curriculum vitae istruzione e formazione: ulteriori consigli utili

La sezione del curriculum vitae istruzione e formazione, per essere efficace, deve avere una struttura omogenea e ordinata, e inserirsi armonicamente nel documento insieme a tutte le altre.

Se lo spazio che hai a disposizione lo consente, e sei all’inizio del tuo percorso lavorativo, puoi arricchire la sezione includendo meriti e riconoscimenti. Puoi citare le borse di studio, partecipazioni a concorsi (per esempio le Olimpiadi della Matematica o competizioni analoghe di altro ambito disciplinare), oppure un periodo di vacanze-studio all’estero.

L’importante è che attestino una competenza acquisita, e che tale competenza sia appropriata alla posizione che ti interessa.

Se ti servono degli esempi per impostare la struttura del cv, dai un’occhiata ai nostri modelli di curriculum vitae (e anche ai nostri modelli di lettera di presentazione, se non l’hai ancora scritta), in ciascuno dei quali le diverse sezioni sono organizzate in modo uniforme e ordinato.

Il segreto di una buona formazione nel cv: informazioni complete, veritiere e chiare

Nel curriculum istruzione e formazione rivestono un ruolo importante: la relativa sezione deve sempre essere inclusa. 

Per organizzarla in modo corretto occorre indicare, in ordine cronologico inverso, le principali informazioni sulle tappe fondamentali del percorso (università e scuola superiore), dal titolo conseguito all’istituto frequentato, accompagnate eventualmente da corsi e certificazioni extracurricolari, se pertinenti alla candidatura.    

La sezione sarà più o meno ampia e dettagliata a seconda del punto del percorso in cui ti trovi: se hai appena concluso gli studi, sarà ricca di informazioni, se sei un professionista con una lunga esperienza lavorativa, sarà più sintetica.

In ciascun caso, l’importante è che le informazioni siano complete, rigorosamente veritiere ma anche chiare e ordinate, immediatamente comprensibili a recruiter e datori di lavoro. A questo scopo, ricorda che il modo migliore per impostare le diverse sezioni del curriculum a regola d’arte è usare il generatore di curriculum vitae di Jobseeker, che consente di creare e modificare il cv in un attimo. .

Sistemata anche la sezione istruzione e formazione, il tuo curriculum è pronto per essere inviato.

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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