Errori nel curriculum
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 15 maggio 2024

Errori nel CV: la guida completa per evitarli

Il curriculum vitae è uno dei documenti più importanti del processo di candidatura: il primo “biglietto da visita” che presenti a recruiter e datori di lavoro. Nonostante questo, commettere errori nella compilazione del CV è piuttosto frequente, e per una semplice ragione: le linee guida per un curriculum efficace e professionale non ci sono mai state insegnate. La soluzione? Leggere questo articolo: un elenco degli errori nel CV più comuni e penalizzanti, con tutti gli accorgimenti necessari per evitarli.

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Scarsa personalizzazione

Tra i primi errori da evitare nel curriculum vitae c’è questo: la scarsa personalizzazione.  Compilare un CV “passepartout”, uno solo, generico e uguale per tutte le candidature può essere comodo, ma è sbagliato. 

Il curriculum deve essere adattato al ruolo per cui ti candidi e funzionale al destinatario, per avere qualche chance di distinguersi dalla concorrenza e dimostrare il tuo interesse per quell’organizzazione o azienda. Diversamente, rischia di passare del tutto inosservato.

Formattazione e layout disordinati

Scrivere un CV vuol dire, prima di tutto, organizzare le informazioni seguendo una struttura solida e precisa, scegliere una formattazione coerente, con font ben leggibili, per comporre un documento complessivamente scorrevole e ordinato, che si tratti di un CV cronologico o funzionale, tradizionale o creativo. 

I selezionatori devono infatti poter cogliere al primo sguardo le informazioni di rilievo, e un curriculum confuso non lo consente, oltre a trasmettere un’idea di scarsa capacità di controllo, poca attenzione o addirittura poca affidabilità.

Vuoi farti un’idea di come appare un curriculum ben organizzato? Dai un’occhiata ai nostri modelli di curriculum vitae (e ai relativi modelli di lettera di presentazione).

CONSIGLI DELL'ESPERTO

A eccezione degli esperti di selezione del personale, nessuno sa quali sono i più tipici errori nel CV. Ma oggi, per fortuna, esistono tanti mezzi per informarsi (inclusa questa guida!). Da leggere con attenzione e senza fretta: avere consapevolezza di ciò che si sbaglia è infatti il primo passo per evitarlo.

Includere informazioni non funzionali alla candidatura

All’interno di un buon CV tutto (ogni singola parola) è funzionale alla candidatura. Includere informazioni accessorie e di importanza secondaria – dati personali non richiesti, hobby non pertinenti, competenze ininfluenti per il lavoro – è uno degli errori da non fare nel curriculum, perché distrae l’attenzione dei recruiter e sottrae spazio a quelle rilevanti.

Per evitarlo, assicurati di includere le sezioni principali e di organizzare il CV di conseguenza.  

La professionalità va curata in ogni aspetto del CV, ed è un fattore di successo decisivo per arrivare al colloquio di lavoro.

Omettere le informazioni fondamentali 

Un errore opposto al precedente, ma altrettanto penalizzante, consiste nel non includere tutti i contenuti chiave: 

  • Da una parte quelle utili a mettere in luce i punti di forza del tuo profilo rispetto alla posizione per cui ti candidi (specifiche skill, qualifiche, certificazioni ed esperienze)
  • Dall’altra i dati di contatto, che devono essere completi, aggiornati e corretti, e altre informazioni di rilievo, come il link al tuo portfolio o sito professionale, se la candidatura lo richiede.

Attenzione a non dimenticare nemmeno l’autorizzazione al trattamento dei dati, dettaglio puramente burocratico ma indispensabile. 

Competenze ed esperienze descritte in modo vago

Non focalizzare il curriculum sulle informazioni fondamentali e descrivere competenze ed esperienze in modo vago sono errori che, in genere, vanno a braccetto (e sono entrambe errori comuni nei CV). 

Una volta decisi i contenuti chiave, descrivili in modo accurato, con frasi sintetiche ma precise, e includendo anche dei dati quantitativi: voti conseguiti nel percorso di formazione, livello di padronanza delle competenze, risultati raggiunti (idealmente riportando numeri o percentuali che ne dimostrino l’effettivo valore).

Errori grammaticali e refusi

La redazione di un CV è anche un’operazione di scrittura: il testo, che sia in italiano, inglese o qualsiasi altra lingua, deve essere corretto dalla prima all’ultima sillaba. Non si tratta di pedanteria, ma di attenzione al dettaglio: una skill preziosa, che si valuta proprio a partire dalla correttezza del testo. 

Se scrivi il tuo CV su Word usando il computer, approfitta del correttore grammaticale. Se no rileggi più volte, o fai rileggere a una persona di fiducia. E assicurati di ripulire da errori di grammatica, ortografia e sviste anche l’eventuale e-mail di accompagnamento nonché, naturalmente, la lettera di presentazione (guarda i nostri esempi di lettera di presentazione: non hanno nemmeno un refuso!). 

Esagerare (o mentire) su competenze ed esperienze

Un conto è presentare la realtà nel modo più accattivante e attraente possibile: lecito. un altro esagerare i propri meriti o inventare dati di sana pianta: non lecito, e potenzialmente molto controproducente (basta in genere una breve ricerca a smascherare il falso). Mentire sul CV, così come in presenza, non è mai una buona idea ed è un altro degli errori da evitare. Tassativamente.

CV senza parole chiave 

La prima lettura del curriculum è sempre più spesso affidata agli ATS (Applicant Tracking System), software che fanno la scansione dei CV selezionando soltanto quelli che contengono determinate parole chiave, in genere relative alla posizione e ai requisiti richiesti nell’annuncio di lavoro.

Per non commettere questo errore nel CV, segui i nostri consigli su come scrivere un CV a prova di ATS.

CV troppo lungo

Hai tante esperienze alle spalle e un lungo elenco di competenze, qualifiche, corsi, tutti funzionali alla posizione aperta? Bene. Ma ricorda che i selezionatori dedicano alla prima lettura di un CV pochissimo tempo (parliamo di qualche manciata di secondi: davvero pochi minuti). Quindi dovrai farne una selezione. 

A meno che la candidatura non sia in ambito accademico, per un concorso pubblico o una professione che richiede l’elenco completo delle pubblicazioni, la lunghezza standard del CV è di due pagine, non oltre.

CV non aggiornato

Un curriculum non aggiornato non solo ha meno possibilità di raggiungere l’obiettivo per carenza di dati recenti, che sono i più importanti agli occhi del selezionatore. La lacuna rischia anche di essere percepita come omissione volontaria: che cosa è successo negli ultimi tempi? Il candidato non lavora? Vuole nascondere qualcosa?

Per evitare questa falla basta un solo accorgimento: prendere la buona abitudine di aggiornare il CV regolarmente. E siccome la frustrazione è più che comprensibile, quando si tratta di modificare documenti di testo articolati come il CV, niente è più utile di uno strumento che consenta di farlo in modo rapido e semplice. Come il nostro generatore di CV (e di lettera di presentazione): creati apposta per correggere, rifare, aggiornare con immediatezza intuitiva. 

Tono, linguaggio, foto non professionali

Tra i dati di contatto hai inserito un indirizzo e-mail con nickname anziché nome e cognome? Nella foto c’è uno sfondo disordinato o hai un abbigliamento da vacanza? La presentazione personale ha un linguaggio troppo colloquiale, come se ti rivolgessi a un amico?

Sono tutti errori da non fare nel curriculum: per quanto il posto di lavoro sia informale, sappi che possono suscitare un giudizio negativo. La professionalità va curata in ogni aspetto del CV, ed è un fattore di successo decisivo per arrivare al colloquio di lavoro.

Sapere è potere

Se nessuno ti ha mai spiegato quali sono gli errori da non fare nel CV, da oggi in poi non è più così: ora che conosci gli sbagli più comuni, e le strategie per evitarli, hai tutto ciò che serve per scrivere un curriculum come si deve. Ma non è tutto: se vuoi altri suggerimenti preziosi, continua a leggere i nostri consigli per un CV perfetto.

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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