Obiettivo professionale nel CV: definizione, strategie ed esempi
Quali sono le tue ambizioni lavorative, a breve e a lungo termine? Ti piacerebbe, con il tempo, assumere responsabilità crescenti, o hai la ferma intenzione di diventare sempre più esperto nel tuo settore? Gli obiettivi professionali rispondono a domande come queste. Ed è molto probabile che ciascun candidato sappia benissimo quali sono i propri. Il punto è: gli obiettivi professionali devono essere inseriti nel curriculum? Se sì, dove? Occorre una sezione a parte? Se un tempo il CV standard era costituito quasi esclusivamente dall’elenco delle proprie esperienze e competenze, oggi il trend sta cambiando, ed è sempre più diffusa la tendenza a includere un focus anche sugli obiettivi. In questo articolo spieghiamo ogni aspetto della questione nel dettaglio, dalla definizione di obiettivo professionale alle strategie per inserire gli obiettivi nel CV in modo funzionale ed efficace. Il tutto insieme a tanti utili esempi.
Che cos’è, esattamente, un obiettivo professionale?
In Italia, non è consuetudine includere nel CV gli obiettivi professionali. Quindi, prima di tutto, vediamo bene di che cosa si tratta. Dopodiché cerchiamo di capire come mai indicare il proprio obiettivo professionale può essere un elemento importante del profilo di un candidato.
L’obiettivo professionale è, alla lettera, ciò che vuoi raggiungere nel tuo percorso lavorativo, ciò a cui aspiri e vuoi ottenere come professionista. Gli obiettivi professionali, per definizione e a prescindere dall’ambito professionale, sono sempre collegati all’idea di crescita e miglioramento, perché chiunque, in qualsiasi settore, tende a voler avanzare e procedere in meglio, anziché fermarsi in una posizione di stallo o, peggio, retrocedere.
Ti è mai capitato, in sede di colloquio, di dover rispondere alla domanda: “Come e dove ti immagini fra 3 anni?" Ecco, gli obiettivi professionali sono la risposta al quesito e alle sue varianti. Possono indicare scopi a breve, medio o lungo termine. Se nessuno ti ha mai posto questa domanda, e se non sai come rispondere, questo è il momento giusto per fermarti e pensarci con estrema attenzione: avere le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere è di importanza cruciale prima di tutto per se stessi.
Detto questo, individuato i tuoi obiettivi professionali, all’interno di un curriculum vitae occorre presentarli in modo concreto, sintetico e funzionale alla candidatura.
Lo scopo degli obiettivi nel CV, infatti, è fornire ai recruiter un elemento di interesse in più nei tuoi confronti, e per questo motivo è indispensabile che gli obiettivi professionali siano presentati nel modo opportuno, compatibili con il ruolo e la candidatura e anche, in generale, con la visione e i valori dell’organizzazione o dell’azienda in cui ti stai candidando.
Se si tengono sotto controllo tutti questi aspetti, allora gli obiettivi nel curriculum possono rappresentare un punto di forza notevole, in grado di distinguerti da altri candidati con profili analoghi e di colpire l’attenzione dei selezionatori.
Nei paragrafi seguenti, vedremo come fare per raggiungere esattamente questo fine.
Quando includere gli obiettivi professionali nel CV (e dove)
Se sei a un punto del tuo percorso lavorativo in cui hai deciso di prendere una direzione diversa, indicare l’obiettivo professionale nel CV è senza dubbio un’ottima idea. Serve a spiegare in modo esplicito il tuo nuovo focus, aiuta i selezionatori a comprendere le ragioni della transizione e mostra la tua determinazione nel raggiungere nuovi traguardi professionali.
Nel mercato del lavoro attuale, contraddistinto da scenari in evoluzione, che cambiano spesso e velocemente, è sempre più comune la condizione di chi si trova a dover modificare il proprio percorso, acquisendo competenze nuove e mettendosi in gioco in contesti diversi. Per questo motivo anche se in Italia, come dicevamo, inserire l’obiettivo professionale nel CV non è ancora una consuetudine, è buona norma farlo: con ogni probabilità, diventerà sempre più comune.
Includere l’obiettivo professionale è una scelta sensata anche per chi è all’inizio della propria carriera. In questo caso, fa da contrappeso alla scarsità di esperienza lavorative, che in questa fase sono necessariamente limitate, dà forza alle competenze acquisite durante il percorso di formazione e inquadra il profilo del candidato in una prospettiva positiva anche in assenza di lunghi trascorsi lavorativi.
E in un CV coerente, che mostra un percorso omogeneo e di successo crescente, è opportuno inserire l’obiettivo professionale? Qui la scelta è a tua completa discrezione. Se preferisci dedicare tutto lo spazio del CV alle tue esperienze e competenze, è lecito. Ma se riesci a sintetizzare le tue ambizioni in modo efficace, l’obiettivo professionale può rappresentare un valore aggiunto da non sottovalutare.
A questo punto la domanda è: dove includere l’obiettivo professionale nel CV? In effetti, proprio perché in Italia non siamo ancora abituati a farlo, decidere qual è il punto del CV adatto allo scopo può creare un po’ di incertezza e confusione. Chiariamo ogni dubbio. Ci sono due opzioni.
La prima consiste nell’inserire l’obiettivo professionale all’interno della presentazione iniziale. In questo caso, l’obiettivo sarà indicato in forma discorsiva, dopo aver chiarito qual è il tuo ruolo ed, eventualmente, la tua motivazione, tenendo presente che motivazione e obiettivi vanno a braccetto: possono avere dei contorni sfumati, che occorre distinguere ma va bene presentare insieme.
La seconda opzione consiste invece nel dedicare all’obiettivo professionale una sezione apposita. Questa scelta è praticabile soltanto se il tuo CV ha spazio a sufficienza. Se è così, puoi decidere di servirti di un breve elenco puntato, per specificare, per esempio, obiettivi a medio e lungo termine. Ma fai attenzione a non ripetere informazioni già incluse nella presentazione iniziale e valuta bene l’esito complessivo, ricordando che il CV deve essere globalmente equilibrato e strettamente funzionale alla candidatura.
In entrambe i casi, tieni presente che il modo più veloce e intuitivo per gestire la struttura di un CV è usare gli strumenti di Jobseeker, con i quali puoi prendere spunto da numerosi modelli di curriculum vitae e creare in un attimo il tuo CV (e lo stesso vale per la cover letter, dove l’obiettivo professionale può essere ulteriormente approfondito: guarda i modelli di lettera di presentazione e procedi anche su questo fronte, creando la tua lettera di presentazione su misura).
Scrivere un obiettivo professionale efficace
Dopo aver stabilito con chiarezza quali sono i tuoi obiettivi professionali, selezionato quelli che rappresentano un valore per la posizione che ti interessa, e individuato dove inserirli all’interno del CV… rimane il compito più importante: scriverli in modo efficace. Vediamo come procedere con una serie di consigli pratici.
Parole chiave: Per non cominciare da zero, e in astratto, comincia dalla job description: ci sono delle parole chiave che coincidono con i tuoi obiettivi professionali? Benissimo, includile. Ti aiuteranno a circoscrivere il range dei possibili obiettivi a quelli effettivamente utili e a non ampliare troppo il campo (inoltre, possono essere d’aiuto per superare la scansione del CV da parte degli ATS, i software di tracciamento delle candidature).
Concretezza: Sii preciso e concreto nella definizione dei tuoi obiettivi. Evita dichiarazioni troppo generiche e focalizzati su ambizioni che possono apportare vantaggi reali al posto di lavoro per il quale ti candidi. Per esempio, se il tuo obiettivo è un incarico di responsabilità, a quale tipo di responsabilità ti riferisci? E a che pro, per l’azienda? Ecco una possibile formulazione che risponde a queste domande: “Aspiro a un ruolo di leadership per sviluppare a pieno il potenziale del team”.
Coerenza tra obiettivi e competenze: Un conto sono i sogni nel cassetto, un altro gli obiettivi professionali. I primi possono superare ogni immaginazione, i secondi devono essere realistici. Affinché lo siano, devono essere coerenti con le tue competenze, idealmente con le tue esperienze, e in generale con il tuo profilo. Se desideri crescere nell’ambito del project management, per esempio, puoi specificare che ti interessa “capitalizzare l’esperienza nella gestione di progetti complessi maturata in una pluralità di ambiti”.
Se il tuo obiettivo è cambiare radicalmente settore, non significa che tu non abbia le carte in regola per farlo: in questo caso, l’obiettivo dovrà allinearsi alle competenze acquisite in contesti diversi da quelli lavorativi, che dovrai indicare.
Sintetico, accattivante, personale: Un obiettivo professionale ben scritto deve essere sintetico e al tempo stesso accattivante. Facile a dirsi ma difficile a farsi? Senz’altro. Sintesi e capacità persuasiva sono qualità di scrittura rare. Ma non è il caso di scoraggiarsi: segui i nostri consigli, leggi i nostri esempi (qui sotto!) ed esercitati, senza dimenticare due cose importanti. Uno: i tuoi obiettivi sono esclusivamente tuoi. Solo tu puoi conoscerli a fondo ed esprimerli nel modo che ti rispecchia più fedelmente. Due: un obiettivo professionale personalizzato, ritagliato su misura intorno al tuo profilo, è un’ottima base per il CV, perché mette in evidenza la direzione che intendi seguire, e il tuo impegno, fin dall'inizio.
"Un obiettivo professionale personalizzato, ritagliato su misura intorno al tuo profilo, è un’ottima base per il CV, perché mette in evidenza la direzione che intendi seguire, e il tuo impegno, fin dall'inizio."
Obiettivo professionale CV esempi
E adesso, per passare dalla teoria alla pratica, vi proponiamo una carrellata di esempi. Qui di seguito troverete una serie di obiettivi professionali, relativi a diversi ambiti lavorativi, espressi tenendo presenti le indicazioni fin qui suggerite.
Chi lavora nell’ambito del digital marketing, potrebbe identificarsi in questa affermazione: “Il mio obiettivo è rimanere sempre al passo con le evoluzioni del settore per garantire strategie innovative e di successo”.
Se ti occupi di customer care o accoglienza in ambito alberghiero, il tuo obiettivo potrebbe essere “affinare la capacità di soddisfare le esigenze dei clienti per lavorare in catene alberghiere luxury”.
Infermieri e operatori sanitari hanno, come obiettivi professionali comuni, “assicurare le cure in modo efficace ed empatico, promuovere il benessere del paziente, agevolare il percorso di guarigione”. A seconda dell’ambito, potranno specificare ulteriormente il fine, per esempio “garantire un supporto completo al paziente anziano in lungodegenza e all’equipe di professionisti che ne ha la presa in carico”.
Nell’ambito del copywriting, in ogni sua declinazione, l’obiettivo professionale è “creare testi accattivanti, ritagliati su misura intorno al prodotto e al target di riferimento” e, a vantaggio concreto del committente, “contribuire a potenziare la visibilità del marchio”.
Se lavori in ambito impiegatizio, è possibile che i tuoi obiettivi di breve termine siano “garantire l’efficienza operativa attraverso una gestione accurata della documentazione, migliorare le procedure amministrative per contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali”, mentre quelli a medio o lungo termine possono includere l’assunzione di ruoli di responsabilità e leadership, per “partecipare attivamente alla definizione delle strategie organizzative e alla crescita dell’azienda”.
Gli obiettivi di chi lavora in ambito tech e IT possono essere molto diversi a seconda del ruolo specifico. Un appassionato sviluppatore web front-end cercherà di “creare esperienze utente straordinarie attraverso lo sviluppo di interfacce web piacevoli e intuitive”, magari per dare il proprio contributo all’azienda in cui ha sempre sognato di lavorare. Un esperto di cyber security può avere l’obiettivo di “diventare il punto di riferimento per la sicurezza dell’azienda, dei suoi collaboratori e utenti”.
Analogo il discorso per chi opera nel campo dell’ingegneria, che ha una molteplicità di specializzazioni e ambiti applicativi. Un ingegnere gestionale può (e deve) aspirare a “ottimizzare i processi e il work-flow aziendali”. Nel medio o lungo termine, potrebbe ambire al ruolo di Direttore Operativo, per “contribuire alla definizione di strategie aziendali a livello decisionale e al progresso dell'intera organizzazione”. Un ingegnere civile, d’altra parte, potrebbe volersi concentrare su progetti di ingegneria sostenibile, mirando a “progettare infrastrutture a basso impatto ambientale per migliorare la qualità della vita e la salute del pianeta”.
Ciascuno di questi esempi include obiettivi direttamente collegati all’ambito professionale di interesse, concreti, realistici, e li distingue tra obiettivi a breve e a lungo termine. E i tuoi, quali sono? Pensaci e scrivili!
Alternative all’obiettivo professionale nel CV
Se il tuo CV non ha spazio a sufficienza per articolare in modo completo ed esauriente i tuoi obiettivi professionali, oppure se non lo ritieni necessario, puoi comunque includere il concetto di fondo. Come? Per esempio, come abbiamo già accennato, includendo il tuo obiettivo personale all’interno della presentazione iniziale.
Nella presentazione iniziale, il candidato espone in poche righe il proprio ruolo, in modo da consentire al recruiter di avere subito un’idea del profilo, specificando in genere uno o due punti di forza salienti e la motivazione. In questo cappello introduttivo l’obiettivo professionale è di certo appropriato, purché commisurato alla lunghezza e al tono della sezione.
Un altro modo per non rinunciare all’obiettivo professionale è convogliarlo in una variante più sintetica della presentazione iniziale, il brand statement, o “dichiarazione di brand”. Si tratta di un’affermazione concisa che cattura l’essenza della tua identità professionale. È una strategia “rubata” alla comunicazione pubblicitaria, dove in genere viene utilizzata per promuovere un marchio aziendale, evidenziandone i valori, le qualità distintive e gli obiettivi. All’interno di un CV, serve per comunicare in modo chiaro e memorabile la tua unicità.
Ai fini del nostro discorso, il brand statement può essere anche il veicolo del tuo obiettivo professionale. Ecco qualche esempio:
- "Consulente finanziario dedicato ad accompagnare aziende e individui verso la stabilità economica, con l’obiettivo di fornire consulenze personalizzate che garantiscono risultati duraturi”.
- “Specialista delle risorse umane orientato a creare ambienti di lavoro inclusivi e dinamici, per contribuire alla crescita professionale e al benessere dei dipendenti”.
- “Graphic designer 3D in grado di dare forma a qualsiasi idea. Il mio obiettivo? Guidare un team di talenti per creare esperienze visive indimenticabili”.
In questo caso, l’equilibrio tra competenze, obiettivi e concretezza è da dosare con particolare maestria. Conta molto la capacità di essere persuasivi, e anche creativi, senza però perdere di vista la specificità della candidatura e l’interlocutore, quindi l’organizzazione o l’azienda a cui ci si rivolge.
Expert Tip:
Includere alcune parole chiave della job description nell’obiettivo professionale del CV può aumentare in modo significativo la possibilità di superare la scansione degli ATS, i sistemi di tracciamento delle candidature.
L’obiettivo professionale deve essere un valore aggiunto del CV
A prescindere dalle tante differenze che possono avere a seconda del settore di riferimento, dai singoli percorsi individuali, e dalla forma, più o meno sintetica o discorsiva, hai notato una caratteristica comune degli esempi fin qui presentati?
I diversi obiettivi professionali esposti rappresentano tutti un elemento distintivo e prezioso del candidato. In altre parole, portano al curriculum del valore aggiunto, che è esattamente ciò che interessa ai recruiter.
Invece di limitarsi a esprimere le aspirazioni di carriera personali, si concentrano su come le proprie competenze ed esperienze possano contribuire al successo dell’azienda. La chiave per definire un obiettivo professionale efficace è, infatti, evidenziare in che modo costituisca un beneficio per l’organizzazione a cui ti stai rivolgendo.
Limitarsi a dichiarare un desiderio generico di crescita personale non è così funzionale: non è forse desiderio di tutti? Legittimo, ma poco utile a fare la differenza. Focalizzarsi invece su un obiettivo specifico, in grado di influire positivamente sui risultati aziendali, ha un peso ben diverso. In sostanza, deve esserci una coincidenza di fondo tra i tuoi obiettivi, per quanto unici, e quelli del gruppo di cui vuoi far parte. Del resto, se così non fosse, la collaborazione sarebbe in partenza destinata a fallire.
Questo approccio dimostra al datore di lavoro che conosci le sfide legate al mondo lavorativo, che nutri un interesse genuino nei confronti dell’opportunità che ti viene offerta e che disponi della forma mentis più idonea per farne tesoro, a tuo beneficio e a beneficio delle persone con cui lavorerai. Perché il vero successo, non dimentichiamolo, è il successo collettivo.
Obiettivo nel CV: i punti chiave in sintesi
L’obiettivo di lavoro nel CV può rappresentare un elemento importante per attrarre l’attenzione dei recruiter e avanzare nel processo di selezione, a patto che sia esposto nella forma opportuna: deve essere sintetico, concreto, realistico, funzionale alla candidatura, e inserito nel posto giusto, da valutare a seconda del tuo percorso e delle tue necessità.
Soprattutto, l’obiettivo professionale deve rappresentare un valore aggiunto del CV: illustrare i tuoi scopi, e al tempo stesso evidenziare la loro piena compatibilità con quelli del contesto in cui cercherai di raggiungerli. In altre parole, se i tuoi obiettivi e quelli dell’azienda viaggiano sulla stessa linea d’onda, con ogni probabilità sarete un buon match. Il che, unito al bagaglio di competenze ed esperienze che porti con te, è la base più solida di una collaborazione felice e duratura.