Frasi, espressioni e parole chiave per la lettera di presentazione
Brevi frasi di presentazione personale, con tutte le parole chiave dell’annuncio di lavoro oppure con la singola parola giusta per colpire l’attenzione di chi legge: la cover letter deve essere scritta a regola d’arte, per essere davvero utile e sostenere i contenuti del curriculum. In questo articolo, ti aiuteremo a scoprire i trucchi del mestiere per scrivere una lettera di presentazione impeccabile.
Gli ingredienti per ‘insaporire’ la tua lettera
Mangeresti un cibo che non sa di niente? Sicuramente no, e se mai ti capitasse di doverlo fare, cercheresti di non ripetere l’esperienza, o di ridurre al minimo il disagio, assaggiandone una sola forchettata per lasciar perdere il resto.
L’esempio è un po’ estremo ma rende l’idea: se pensiamo ai testi che leggiamo come ai cibi che mangiamo, è più facile rendersi conto di quanto sia importante scriverli bene. Diversamente lasceranno in chi legge un’impressione indigesta. E questa è l’ultima cosa che vuoi, quando invii CV e lettera di presentazione.
Per quanto riguarda il curriculum vitae, abbiamo approfondito l’argomento in un articolo dedicato dove trovi consigli, esempi nonché elenchi di parole e frasi da inserire nel CV (o da non inserire). Molti di questi suggerimenti sono senz’altro validi anche per la lettera di presentazione, che però merita comunque una riflessione a parte.
Parole e frasi da inserire nella lettera di presentazione
La lettera di presentazione è l’equivalente scritto della conversazione che avrai con il futuro datore di lavoro durante il colloquio: immaginala così, e scrivi il testo a partire da questo presupposto.
Non si tratta di applicare una formula matematica che darà una soluzione univoca, la frase di presentazione perfetta, bensì di saper adattare il linguaggio alla situazione, tenendo naturalmente conto che ogni profilo è unico e ogni caso a sé stante.
Detto questo, una buona lettera di presentazione si prepara con questi ingredienti.
Parole chiave dell’annuncio di lavoro
Le parole chiave, o keyword, sono quelle che identificano la professione, il ruolo e le sue mansioni, così come specificate nell’annuncio di lavoro.
Come dovresti già sapere, e aver fatto, è indispensabile inserirle nel curriculum, anche perché è da queste keyword che il documento può essere letto dagli ATS e superare la prima scrematura (se per caso questo argomento non ti è familiare, leggi come scrivere un CV a prova di ATS).
Nella lettera di presentazione è buona norma fare altrettanto, purché suonino naturali. Occhio quindi a calibrarle con senso della misura.
Termini tecnici di settore
Che tu ti stia candidando per fare l’infermiera/e in sala operatoria, oppure la cameriera in un grande albergo, la tua professione presuppone la capacità di svolgere determinati compiti e di avere determinate competenze, descritte da un vocabolario specifico.
Nella lettera di presentazione, mostrare dimestichezza con questo tipo di vocabolario è un modo per dimostrare la conoscenza del settore – che di certo non sfuggirà a chi lavora nello stesso ambito – e per dare una connotazione concreta e precisa al discorso.
Vocabolario del cuore
Oltre alle keyword e alla terminologia di settore, che possiamo considerare come le ‘parole obbligate’, tutto il resto dipende da te ed è bene che rifletta il tuo modo di essere.
Questo non significa che la lettera debba essere scritta con lo stesso tono che riserveresti a un amico: tutt’altro, dal momento che ti stai rivolgendo a un recruiter o potenziale datore di lavoro.
Significa che, pur mantenendo un registro formale, è bene che dalle parole che scegli e dallo stile che usi emerga la passione per ciò che hai studiato, l’interesse profondo per il tuo lavoro o l’entusiasmo per il ruolo per cui ti stai candidando.
Per avere un’idea di come scorre un testo che contiene ciascuna di queste tre tipologie di lessico, puoi leggere i nostri esempi di lettera di presentazione. Per completezza, e per capire come i contenuti della lettera integrino quelli del CV, conviene leggere anche i nostri esempi di curriculum vitae.
Parole e frasi da evitare nella lettera di presentazione
Così come ci sono parole e frasi da inserire, ce ne sono altre da evitare. Anche in questo caso, non è possibile fare elenchi puntati di parole da eliminare. In verità online ci sono, ma vanno presi con le pinze.
Entro i margini del buon senso, della grammatica corretta e del registro appropriato – che sono imprescindibili – l’idiosincrasia nei confronti delle parole è una questione del tutto soggettiva: le parole non si possono censurare. Si possono, questo sì, scegliere con cura (si devono scegliere con cura). Ecco dunque i consigli per farlo.
Cliché e frasi fatte
Se un’espressione l’hai già sentita mille volte, vuol dire che non è efficace. Frasi come ‘lavoro bene in team’ o ‘sono orientata/o ai risultati’, o espressioni come ‘ottimo comunicatore’, difficilmente colpiranno l’attenzione di chi legge.
Attenzione però. Questo non vuole dire che non debbano esserci, se esprimono correttamente il contenuto che vuoi esprimere.
E non vuol dire nemmeno dover essere originali a tutti i costi: la lettera di presentazione, lo ricordiamo ancora una volta, è un documento da usare in contesto professionale, in cui un certo livello di formalità è d’obbligo.
Il consiglio è di cercare di rendere il testo il più concreto possibile: anziché limitarti a dichiarare di avere una certa qualità, racconta brevemente come l’hai usata in ambito professionale. Così il testo suonerà meno stereotipato, più credibile e memorabile.
Itanglese
Lo abbiamo detto tante volte e non possiamo fare a meno di ripeterlo anche qui: l’inglese è fondamentale pressoché in ogni ambito. Ma un conto è conoscerlo, come dovresti, e saperlo usare quando richiesto, un conto è riempire l’italiano di termini inglesi anche quando non è necessario (il cosiddetto ‘itanglese’, 1). Meglio evitare.
Ripetizioni e termini generici
Niente indebolisce di più un testo delle ripetizioni e della genericità. Si tratta di due difetti diversi che spesso, ahimè, viaggiano insieme, contribuendo a creare testi lunghi ma del tutto vuoti.
Ecco, ciò che serve per una buona lettera di presentazione è l’esatto opposto: un testo breve, dove metti a fuoco ciò che vuoi dire e organizzi i concetti in modo logico ed economico, senza ridondanze, usando le parole in modo preciso e puntuale.
CONSIGLI DELL'ESPERTO:
“Scrivi la lettera che vuoi scrivere. Poi condividila con qualcun altro, qualcuno che ti conosca bene, ma che sia anche in grado di dirti le cose come stanno. Non siamo buoni giudici dei nostri scritti” (2). Idealmente il revisore della lettera deve anche essere un esperto del settore che ti interessa, così potrà dare un feedback completo.
Check list di buone pratiche
Concludiamo con un sintetico elenco di buone pratiche. Se vuoi scrivere una cover letter persuasiva ed efficace, non potrai fare a meno di applicarle tutte, dalla prima all’ultima.
- La lettera di presentazione non supera mai una pagina di lunghezza.
- Un testo può dirsi ben organizzato soltanto se segue una struttura logica: suddividi la lettera in introduzione (un paragrafo), corpo centrale (un paio di paragrafi, per spiegare obiettivi, motivazione, punti di forza), conclusione (un paragrafo, con ringraziamenti e saluti).
- Una lettera di presentazione ben scritta è una lettera equilibrata, in grado di calibrare persuasione e precisione, termini tecnici e parole comuni, entusiasmo e formalità.
- La grammatica, in qualsiasi lingua tu scriva, deve essere impeccabile.
- Non dimenticare l’aspetto grafico: l’occhio, come sempre, vuole la sua parte (con i nostri modelli di lettera di presentazione puoi cavartela in un attimo, e soprattutto puoi abbinare la lettera allo stesso modello curriculum vitae, così che entrambe i documenti siano coerenti).
- Personalizza la lettera per ogni candidatura: è lo spazio per far sentire la tua voce. Se usi sempre lo stesso format sarà necessariamente generico, quindi poco efficace.
"Niente indebolisce di più un testo delle ripetizioni e della genericità. Si tratta di due difetti diversi che spesso, ahimè, viaggiano insieme, contribuendo a creare testi lunghi ma del tutto vuoti"
Ispirazione? No, pratica e strategia
Scrivere una lettera di presentazione efficace non deriva dall’ispirazione del momento: richiede pratica e attenzione.
Soprattutto, richiede una serie di accorgimenti strategici, dall’impiego delle parole chiave che caratterizzano l’annuncio di lavoro alla costruzione logica del testo, evitando ripetizioni ed espressioni stereotipate per usare invece un vocabolario preciso e concreto, ma anche capace di esprimere la tua personalità.
Se hai letto i consigli del nostro articolo, non ti resta che metterli in pratica: scrivi la lettera di presentazione su misura per la candidatura che ti interessa, senza temere di correggerla e ricorreggerla (con gli strumenti di Jobseeker è semplicissimo). E se non lo hai ancora fatto, scrivi prima il tuo curriculum vitae, così che la lettera ne sia il complemento. Dopodiché, buona fortuna!
Fonti:
(1) Internazionale, di Annamaria Testa: Itanglese e italiano
(2) Harvard Business Review: How to Write a Cover Letter That Sounds Like You (and Gets Noticed)