Curriculum babysitter: guida 2024 al CV perfetto
Se ami i bambini e vuoi trasformare questa passione in un lavoro, sappi che la richiesta non manca. Sappi anche che si tratta di un settore in evoluzione per il quale, oltre al passaparola, serve un CV chiaro e ben strutturato, in grado di mettere bene in luce il tuo valore personale nonché le tue competenze. In questo articolo, ti spieghiamo passo per passo come fare.
Per fare la babysitter ci vuole un CV professionale
Fare la babysitter, oggi, presuppone un impegno e una preparazione diversi rispetto al passato. Il primo dato di fatto è che si tratta di un ruolo sempre più richiesto. Il secondo è che i genitori si aspettano una formazione adeguata.
Ad attestarlo è una ricerca a cui hanno partecipato 711 famiglie italiane con almeno un figlio di età compresa tra 0 e 12 anni, da cui risulta che la babysitter ideale ha un profilo altamente qualificato. (1)
Vero è che il panorama, nel nostro paese, è contraddittorio, perché mentre aumenta la richiesta di figure specializzate, molte collaborazioni continuano a essere irregolari. Questo scenario segnala però la tendenza verso una maggiore professionalizzazione.
Del resto si tratta di un ruolo che richiede grande responsabilità e affidabilità assoluta. E un CV ben strutturato è il primo passo per dimostrare di essere la persona giusta.
Come scrivere un curriculum per babysitter?
Fatta questa premessa, stai cercando online ‘curriculum babysitter cosa scrivere’? In questo articolo troverai tutte le risposte per creare un CV completo, allineato alle aspettative dell’attuale mercato del lavoro nonché efficace.
Per inciso, se ti stai chiedendo anche ‘come scrivere babysitter nel curriculum?’, sappi che sono ammesse tutte le forme (con trattino, senza trattino, tutto attaccato): baby-sitter, baby sitter, babysitter.
E ora vediamo quali sono le sezioni e i contenuti essenziali di un curriculum per babysitter fatto a regola d’arte.
Curriculum babysitter: sezioni principali da includere
Intestazione
Qui devi semplicemente inserire i tuoi dati di contatto. Assicurati di includere:
- Nome e cognome
- Numero di telefono
- Indirizzo email professionale
- Indirizzo di residenza
Di fianco all’intestazione, anche se non è obbligatoria, aggiungi una foto: in formato fototessera, con un’espressione sorridente.
Presentazione professionale
La presentazione, o profilo professionale, è il paragrafo che apre il curriculum e mette in rilievo le informazioni principali del CV e i tuoi punti di forza: consente a chi legge di farsi subito un’idea di te ed è, perciò, molto importante scriverla bene.
Come? Mettiti nei panni di un genitore in cerca di una babysitter e pensa a quali sono i requisiti più importanti per il ruolo. Di certo contano molto l’esperienza, l’affidabilità, come abbiamo visto la formazione, ma anche la personalità e le referenze.
Per evitare malintesi e perdite di tempo, è consigliato inserire anche la fascia d’età dei bambini (neonati, prima infanzia, età scolare ecc.) e la disponibilità (orari, giorni feriali, festivi).
Ecco un esempio:
“Babysitter con esperienza e referenze, iscritta a Scienze della Formazione Primaria, mi occupo con passione di bambini dai 6 mesi in su, offrendo supporto nella gestione dei pasti, dell’igiene, nello svolgimento dei compiti. Sono una persona solare e in grado di adattarmi alle esigenze di ogni famiglia. Disponibile dal lunedì al sabato in fascia pomeridiana e pre-serale”.
Esperienze lavorative
Seleziona quelle pertinenti e disponile in ordine cronologico inverso, dalla più alla meno recente.
Per ogni esperienza indica le date di inizio e fine servizio, per chi lo hai svolto (ente o famiglia privata) e inserisci una breve descrizione delle attività con un elenco puntato.
Evidenzia l’età del bambino o dei bambini e specifica il tipo di attività (giochi educativi, supporto nei compiti, preparazione di pasti speciali ecc.). Sono tutti dettagli importanti per un genitore.
Per esempio:
Settembre 2022 - Presente
Famiglia privata (Sig.ri Giusti)
- Supervisione quotidiana di due bambini di 3 e 7 anni, dopo l’asilo e la scuola, fino al rientro dei genitori (16.00-19-00).
- Organizzazione di attività ludiche e didattiche adatte alle rispettive età.
- Preparazione della merenda e gestione della routine quotidiana.
Formazione
Per fare la babysitter non esistono qualifiche specifiche né albi di riferimento ma, come dicevamo, i profili più richiesti sono quelli che hanno un’adeguata formazione.
Se hai un percorso di studi inerente, organizza le informazioni in modo dettagliato e preciso, sempre in ordine cronologico inverso. Per esempio:
2023 - in corso
Università degli Studi di Perugia
Primo anno di Scienze della Formazione Primaria
2018-2023
Diploma di maturità
Liceo delle Scienze Umane – indirizzo socio-psico-pedagogico
Istituto comprensivo "M. Montessori", Gubbio (PG)
Voto: 90/100
Se hai poca esperienza lavorativa e formazione pertinente al ruolo, metti questa sezione al primo posto, dopo il profilo. Se invece la tua formazione non ha a che fare con l’ambito, puoi lasciarla in seconda posizione.
Ricorda che certificazioni inerenti come primo soccorso – soprattutto primo soccorso pediatrico – sono molto apprezzate. Se non ne disponi, informati sui corsi: in genere non richiedono un numero elevato di ore ma possono fare la differenza in una candidatura, oltre a fornire conoscenze di indubbia utilità.
Competenze
Ciò che non può mancare a una babysitter nel curriculum, secondo la ricerca già citata, sono creatività e primo soccorso. (2) Quali altre?
Le competenze trasversali, o soft skill, hanno un ruolo senz’altro importante, soprattutto quelle comunicative e relazionali, che puoi indicare così:
- ottime competenze di comunicazione e relazione
- capacità di ascolto attivo
- empatia
Ma contano anche altre capacità pratiche, per esempio saper svolgere lavori domestici di prima necessità, come riordinare gli spazi utilizzati dai bambini, lavare occasionalmente gli indumenti o preparare pasti equilibrati adatti alla loro età.
Hobby
Questa sezione è facoltativa ma può essere utile, se sei alla prima esperienza, per evidenziare la predisposizione a prenderti cura dei bambini con attività ludiche e creative.
Per esempio musica, canto, disegno, collage, teatro, idealmente specificando la declinazione che rende l’attività utile allo scopo:
“Amo proporre giochi musicali, insegnare brevi canzoncine (anche in inglese) e suonare strumenti adatti alla fascia infantile, per stimolare senso del ritmo e sviluppo cognitivo”.
Referenze e Patente
In genere le referenze si indicano nel CV come ‘disponibili su richiesta’, ma includere i contatti di una persona che può garantire la tua affidabilità è senz’altro un valore aggiunto.
Altra informazione da non dimenticare è la patente. Indica anche se disponi di automobile. Due plus notevoli per la logistica.
Babysitter curriculum: consigli per renderlo efficace
Se hai organizzato il tuo CV per babysitter seguendo i nostri consigli fin qui, hai fatto un ottimo lavoro. Per renderlo eccellente, e andare dritta al colloquio, tieni presente anche questi suggerimenti.
- Per organizzare in maniera chiara e ordinata i contenuti e le diverse sezioni, usa un template pre-impostato, come i nostri modelli di curriculum vitae: è il modo migliore per rendere il CV ben leggibile, mettere in evidenza le informazioni di rilievo, ottenere sempre un risultato professionale (senza perdere tempo, perché i modelli sono semplicissimi da usare).
- Scegli un layout con colori sobri ma vivaci, usa una foto in cui sorridi, scrivi in modo semplice ma sincero: il CV deve trasmettere la tua personalità, oltre a descrivere esperienze e formazione.
- Aggiorna il tuo CV da babysitter regolarmente, indicando le collaborazioni, competenze e referenze più pertinenti e più vicine nel tempo.
- Insieme al CV, invia una breve lettera di presentazione, così potrai ulteriormente evidenziare i tuoi punti di forza. Usa un modello lettera di presentazione che si abbina al curriculum e, per vedere com’è strutturata, prendi spunto dai nostri esempi di lettera di presentazione.
Un CV all’altezza delle aspettative
Il curriculum per babysitter deve essere all’altezza delle aspettative dei genitori di oggi, da un lato sempre più impegnati sul lavoro, dall’altro sempre più attenti alla professionalità di chi si occupa dei loro figli.
Si tratta quindi di impostare un documento professionale, che evidenzi al meglio le tue esperienze pregresse nel ruolo nonché la formazione e le specifiche competenze acquisite, esattamente come hai letto nel nostro articolo.
Se non hai ancora scritto il tuo curriculum per babysitter, o la tua lettera di presentazione, perché non inizi adesso? Il lavoro che cerchi, con un buon CV, è dietro l’angolo.
Fonti:
(1), (2) Nuova collaborazione – Associazione Nazionale Datori di Lavoro Domestico: Indagine sulle abitudini delle famiglie italiane nella cura dei figli