Le competenze comunicative nel curriculum vitae
Intervenire in una riunione esprimendo le proprie idee in modo chiaro e coerente, scrivere un’email di sollecito con un tono deciso ma garbato, saper ascoltare con attenzione e rispondere con efficacia alle richieste di un cliente: ecco alcune delle capacità che rientrano nell’ampio bagaglio delle competenze comunicative. Il punto è: quali sono quelle da inserire nel curriculum vitae? Come si possono evidenziare al meglio? In quale parte del CV? In questa guida, rispondiamo a queste e a molte altre domande.
Perché le competenze comunicative sono essenziali per avere successo nel posto di lavoro?
Premessa indispensabile al discorso. Qualunque sia l’ambito lavorativo di interesse, saper comunicare comporta una serie di vantaggi perché:
- agevola la collaborazione tra colleghi e la relazione con clienti, fornitori, partner commerciali o altri stakeholder;
- diminuisce il rischio di fraintendimenti;
- consente di gestire eventuali situazioni di conflitto;
- contribuisce in modo determinante a creare un ambiente sereno.
Tutte condizioni che incidono direttamente sulla qualità del lavoro, sui livelli di produttività e sul benessere delle persone.
Ecco perché le competenze comunicative nel CV hanno un’importanza di rilievo. Non corrispondono soltanto a un “punto in più” per aumentare le probabilità di buon esito della candidatura, ma rappresentano uno strumento di grande utilità pratica in ogni ambito.
Quali sono le competenze comunicative più utili in ambito professionale?
Le competenze comunicative, analogamente a quelle informatiche, sono numerose, diversificate e in continua evoluzione: nell’attuale mercato del lavoro, caratterizzato da una crescente interconnessione (a livello globale), richiedono aggiornamento costante e vanno di pari passo con la capacità dei candidati di adattarsi a nuovi mezzi e contesti di comunicazione e interazione.
Per orientarsi, però, basta fare riferimento alle tre macrocategorie che indichiamo qui di seguito e ai relativi esempi pratici.
Competenze comunicative scritte
Le competenze comunicative scritte indicano la capacità di esprimersi in modo chiaro, efficace e professionale attraverso la scrittura: una skill indispensabile in ambito lavorativo per trasmettere informazioni, tenere traccia delle comunicazioni, creare contenuti, comunicare con colleghi, collaboratori, clienti.
Qualche esempio? Scrivere un’email di follow-up dopo una riunione aziendale, un pitch per richiedere il finanziamento di un progetto, un piano editoriale social, un report di analisi delle performance di vendita, un manuale tecnico.
Ma attenzione, perché recruiter e datori di lavoro valuteranno questa competenza molto prima, a partire dal modo in cui hai scritto il CV.
Competenze comunicative orali
Le competenze comunicative orali consistono nella capacità di esprimersi in modo chiaro, efficace e professionale a viva voce e sono fondamentali in una miriade di contesti lavorativi.
Per esempio: operatori di call center, receptionist e addetti vendite trascorrono lunghe ore al telefono, docenti di ogni grado e materia espongono oralmente le lezioni agli studenti, medici e personale sanitario, così come ingegneri e tecnici IT, devono rispettivamente rivolgersi a pazienti e clienti con parole chiare e semplici, mentre dirigenti e manager devono presentare visione e strategie aziendali con persuasione ed efficacia.
Ciascuna di queste circostanze richiede specifiche competenze comunicative orali, per modulare il linguaggio in modo pertinente e appropriato all’interlocutore. E anche se il tuo obiettivo professionale non rientra in nessuno di quelli descritti, durante il colloquio non potrai fare a meno di sfruttarle (almeno un po’!) anche tu.
Competenze comunicative interpersonali (o relazionali)
Le competenze comunicative interpersonali, o relazionali, rappresentano la capacità di interagire con gli altri in modo empatico, collaborativo e costruttivo: costituiscono un elemento chiave per affrontare le dinamiche lavorative di tutti i giorni, in qualsiasi ambito.
Interazioni quotidiane con collaboratori, colleghi e superiori, negoziazioni con i clienti, riunioni interne e videocall con partner esterni: in questi contesti non basta saper parlare, ma anche saper ascoltare, mettersi nei panni dell’altro, gestire l’emotività, in modo da costruire relazioni positive a lungo termine.
In questo gruppo di competenze rientra anche l’ascolto attivo, che consiste nel dedicare la massima attenzione alle parole altrui e, di conseguenza, nel dare un feedback ragionato e profondo.
A parità di abilità ed esperienza, sarà il candidato che ha buone competenze relazionali a fare strada.Competenze comunicative non verbali
Le tre macrocategorie di competenze comunicative viste fin qui rientrano tutte quante nell’insieme delle competenze verbali, perché tutte si basano sulla parola, che sia scritta o parlata.
Oltre a queste esiste anche la categoria delle competenze comunicative non verbali: espressioni facciali, gestualità, postura, contatto visivo, tono della voce, persino l’uso del silenzio e delle pause, sono tutti elementi che trasmettono messaggi senza parole, ma spesso altrettanto incisivi.
Nel curriculum non devono essere indicate ma nella vita lavorativa, così come in fase di colloquio, è bene sapere che esistono e sfruttarle nel modo adeguato.
Per esempio, un sorriso rassicurante, una stretta di mano sicura e una postura aperta possono influenzare positivamente una negoziazione, mentre segnali non verbali contraddittori rispetto a quanto viene detto possono avere l’effetto opposto.
Le abilità comunicative sono hard skill o soft skill?
Siccome sono utili nei più diversi contesti lavorativi e per una molteplicità di compiti, le competenze comunicative orali e interpersonali tendono a configurarsi come soft skill o competenze trasversali. Le competenze di scrittura, invece, sono in genere intese come hard skill o competenze tecniche, soprattutto se includono la conoscenza di linguaggi specialistici (per esempio legale, fiscale, informatico ecc.).
Tuttavia, questa distinzione ha poco peso dal punto di vista di recruiter e datori di lavoro. Ciò che conta è segnalare quali sono quelle utili alla posizione aperta ed evidenziare nel modo opportuno, come spieghiamo qui di seguito.
Quali sono le competenze comunicative da inserire nel CV?
Competenze comunicative CV: quali sono le più utili da inserire nel curriculum vitae?
Se vuoi lavorare come copywriter, content writer o in generale come creatore di contenuti, chiaramente la capacità di scrittura sarà il tuo punto di forza, mentre l’abilità nel public speaking sarà secondaria.
Se invece ti interessano l’ambito delle public relation, l’insegnamento, e in generale ruoli di leadership, a essere indispensabili saranno la capacità di parlare in pubblico e di relazione.
Ciò detto, è sbagliato tracciare confini troppo netti. Un copywriter senior che lavori in un’agenzia di pubblicità deve sapersi confrontare quotidianamente con i clienti, mentre maestre e professori devono saper scrivere report e verbali oltre a esporre oralmente le lezioni.
La scelta delle abilità comunicative per il CV dipende dalla candidatura
Le competenze comunicative da inserire nel CV sono quelle utili alla candidatura di tuo interesse.
Per non sbagliare, è sempre buona norma partire dall’annuncio di lavoro: leggi con attenzione la descrizione del ruolo, i requisiti e le mansioni richieste, e inserisci nel CV le competenze comunicative più pertinenti al caso (a patto, naturalmente, di disporre!).
Esempi di competenze comunicative utili nel CV
Trattandosi di skill molto richieste, diversificate e utili in tantissimi settori, le abilità comunicative CV devono essere indicate in forma chiara, sintetica e precisa (come le competenze informatiche nel CV), nonché affiancate dal livello di padronanza.
A questo scopo, dai un’occhiata ai nostri modelli di CV e guarda come le diverse competenze segnalate risultano facilmente individuabili a colpo d’occhio. Leggi anche il nostro articolo dedicato alle competenze nel CV, per inquadrare complessivamente l’argomento.
Dopodiché, a seconda dell’importanza che rivestono nel ruolo di tuo interesse, puoi inserire nel curriculum una sezione ad hoc. All’interno di questa sezione, scegli quelle che ritieni più indicate da questo elenco:
- Perfetta conoscenza dell’italiano
- Chiarezza espressiva e capacità di sintesi
- Copywriting creativo e storytelling persuasivo
- SEO writing / Ottimizzazione SEO
- Public speaking
- Capacità di ascolto attivo
- Gestione dei conflitti
- Empatia / Intelligenza emotiva
Attenzione però: un elenco puntato di abilità difficilmente rimarrà impresso a recruiter e datori di lavoro. D’altra parte, se disponi realmente di buone capacità comunicative, sarà prima di tutto il CV a doverlo dimostrare. Vediamo come.
“Le competenze comunicative non corrispondono soltanto a un “punto in più” per aumentare le probabilità di buon esito della candidatura, ma rappresentano uno strumento di grande utilità pratica in ogni ambito.”
Come evidenziare le competenze comunicative nel CV (e nella lettera di presentazione)
Per evidenziare le competenze comunicative nel CV, e renderle non solo credibili ma anche memorabili agli occhi di chi legge, non puoi fare altro che scrivere un curriculum a regola d’arte. Vediamo come con una serie di consigli pratici.
Applicare le buone pratiche di base
Leggi i nostri articoli per un CV professionale e appoggiati ai “pilastri” della buone pratiche di scrittura per CV:
- italiano perfetto, senza nemmeno l’ombra di un refuso
- linguaggio semplice ma accurato, concreto ma persuasivo
- sintesi e concisione, non freddezza
- stile adeguato al target
Dove inserire le competenze comunicative nel CV
Nella presentazione personale, che dovrà essere un impeccabile esempio di personal branding, includi le competenze comunicative di rilievo per la posizione che ti interessa.
Puoi fare lo stesso nella sezione dedicata alle esperienze professionali o alla formazione, dove indicherai il contesto nel quale le hai acquisite e i relativi risultati: il modo migliore per attestare la reale padronanza.
Per esempio, in questo CV per insegnante creato con Jobseeker, le abilità comunicative sono inserite sia nella presentazione personale, in incipit, sia nella sezione specificamente dedicata alle competenze:
Invece nel CV qui sotto, per assistente sociale, le doti comunicative sono indicate in più sezioni, e sono descritte anche attraverso degli esempi concreti (come consigliamo poco oltre):
Usare template come quelli di Jobseeker consente di inserire i dati esattamente dove vuoi, e di fare tutte le prove del caso in modo semplice e immediato: conviene tenerlo presente sia per ottenere risultati soddisfacenti dal punto di vista grafico, sia per ottimizzare i tempi di compilazione del CV.
Usare esempi concreti
Per far percepire le tue competenze comunicative come un vantaggio reale, dall’impatto tangibile, inserisci degli esempi concreti. Puoi per esempio descrivere la tua capacità di produrre report precisi e dettagliati, di fare presentazioni brillanti e coinvolgenti, di interagire con colleghi di varie nazionalità.
Scegliere le competenze comunicative pertinenti al ruolo
Tra le competenze comunicative di cui disponi, scegli quelle che meglio rispondono ai requisiti dell’annuncio di lavoro, senza dimenticare, come abbiamo appena visto, di convalidarle con un esempio idoneo.
Se la job description richiede capacità di negoziazione, inseriscila ed evidenzia la tua esperienza nell’aver gestito con successo trattative complesse; se richiede capacità di scrittura in italiano e in inglese, inserisci un link al portfolio di contenuti creati in queste lingue. E così via.
Le competenze comunicative nella lettera di presentazione
La lettera di presentazione è di per sè un’importante dimostrazione delle tue abilità di scrittura, che ti darà modo di approfondire ulteriormente anche le competenze di altro tipo.
Sfrutta questo spazio per soffermarti sulle abilità comunicative di maggior rilievo per il ruolo, descrivendole nel dettaglio (fai riferimento ai nostri modelli di lettera di presentazione per il layout e ai nostri esempi di lettera di presentazione per la qualità del testo).
Esercitare le competenze comunicative orali in vista del colloquio
Infine, vale la pena prepararsi anche al colloquio: prova a raccontare a una persona di fiducia CV e la lettera di presentazione, prima in modo dettagliato, poi estremamente sintetico, poi rispondi a tutte le domande che ti porrà al riguardo: un esercizio efficacissimo per esercitare le competenze comunicative orali.
CONSIGLI DELL'ESPERTO
La paura di parlare in pubblico è una delle insicurezze più comuni, la capacità di scrivere testi complessi è sempre più compromessa (dati Invalsi) e l’intelligenza emotiva molto rara. La buona notizia? Non sono qualità innate, bensì competenze comunicative che si possono acquisire.
Competenze comunicative CV: la chiave per lavorare (e vivere) bene
Saper comunicare in modo efficace è una qualità essenziale in ogni ambito lavorativo, perché non solo migliora la qualità del lavoro ma anche la qualità delle relazioni, e di conseguenza il benessere complessivo delle persone.
Le competenze comunicative includono un ampio range di capacità specifiche, che nel curriculum vitae devono essere descritte in modo preciso e adattate su misura rispetto alla candidatura, senza dimenticare che si riflettono prima di tutto, automaticamente, nel modo in cui il CV è scritto, e saranno naturale oggetto di valutazione anche in fase di colloquio.
Per non farsi trovare impreparati, è buona norma applicare i suggerimenti indicati in questo articolo e prendere l’abitudine di esercitarsi anche oralmente: così che le qualità comunicative descritte sulla carta coincidano al tuo modo di porti e di esprimerti “dal vivo”.