Competenze nel CV: consigli per evidenziarle al meglio
Le competenze sono una componente importante del profilo professionale perché riassumono, in poche parole, ciò che un candidato conosce e sa fare. Ma quali sono quelle essenziali? Come bisogna indicarle? E in quale parte del curriculum vanno inserite? Il nostro articolo risponde a queste (e molte altre) domande, con tanti esempi e suggerimenti utili per evidenziare al meglio le competenze nel CV.
Quali (e quante) competenze ci sono?
Competenza, in ambito professionale, è sinonimo di capacità (o abilità): indica che il candidato è in grado di svolgere un determinato compito grazie alla conoscenza approfondita di una determinata disciplina, per esperienza oppure per attitudine personale. Capacità e competenze segnalano, in sostanza, ciò che conosci a livello teorico e sai fare a livello pratico (due piani che, idealmente, dovrebbero sempre andare a braccetto).
Il mercato attuale del lavoro, nelle sue mille ramificazioni, presuppone una moltitudine di competenze, diverse a seconda del settore e degli obiettivi richiesti, nonché variabili nel corso del tempo: se alcune competenze sono sempre utili, altre che anni fa erano ritenute indispensabili, oggi potrebbero non esserlo più. E viceversa.
Per orientarci, iniziamo mettendo in ordine le cose.
L’ampio range di competenze richieste in ambito professionale si suddivide fondamentalmente in due categorie: competenze tecniche (o hard skill) e competenze trasversali (o soft skill). Vediamo come si differenziano e in quali ambiti sono più richieste le une, le altre, o entrambe.
Competenze tecniche (hard skill)
Le competenze tecniche, dette anche hard skill come in inglese, sono conoscenze specifiche e oggettivamente misurabili, acquisite attraverso l’istruzione, la formazione professionale o l’esperienza pratica.
Queste abilità sono spesso collegate a un indirizzo di studi, un settore o a una professione specifica, negli annunci di lavoro sono in genere indicate tra i requisiti indispensabili e va sé che non possono essere “improvvisate” (in molti casi è la sezione istruzione e formazione nel CV a darne traccia).
Competenze di settore
I geometri e gli architetti devono saper usare software di calcolo e di disegno tecnico; ingegneri gestionali e project manager devono conoscere i programmi di work flow più efficaci; infermieri e operatori sanitari devono essere aggiornati sulle linee guida per la somministrazione dei farmaci, contabili e commercialisti sulle normative fiscali, mentre i docenti, di qualsiasi ordine, scuola e grado, sono tenuti a conoscere la propria disciplina di insegnamento. E così via. Esistono tante competenze tecniche quanti sono i mestieri e le professioni.
Competenze linguistiche e competenze digitali
Al di là delle tante hard skill specialistiche, che riguardano un determinato ambito e non altri, occorre citarne un paio che fanno parziale eccezione perché sono oggi considerate necessarie in una molteplicità di settori. Parliamo delle competenze digitali (o competenze informatiche) e delle competenze linguistiche, che non a caso in alcuni template preimpostati di CV, come nel curriculum europeo, hanno ciascuna una sezione a sé.
Le competenze digitali di cui pressoché nessuna professione può fare a meno sono quelle elementari (come l’uso del computer, dell’email e degli applicativi più comuni), ma possono includere conoscenze più avanzate anche in lavori non direttamente connessi al mondo dell’informatica (come l’uso dei social media, dei programmi di grafica e di editing video, o i princìpi di base della sicurezza informatica).
Per quanto riguarda le competenze linguistiche, se un tempo l’inglese scolastico, in Italia, era considerato più che sufficiente nella maggior parte dei settori, oggi è vero il contrario. I confini geografici del panorama lavorativo sono sempre più ampi, e saper parlare, comprendere e scrivere correttamente una lingua straniera, a partire appunto dall’inglese, rappresenta un vantaggio competitivo notevole. Per approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere l’articolo dedicato (“Competenze linguistiche nel curriculum vitae”).
Competenze trasversali (soft skill)
Le competenze trasversali, dette anche soft skill come in inglese, sono abilità che non derivano dalla conoscenza di una specifica disciplina e che si possono applicare in tutti i contesti e posti di lavoro (per questo si dicono “trasversali”).
Benché si possano acquisire o implementare con corsi specifici e con l’esperienza, sono spesso legate alle caratteristiche personali, emotive e comportamentali di un candidato (per questo si definiscono anche come “competenze personali”).
Ciò che tra loro hanno in comune, e il motivo per cui rappresentano un valore importante dal punto di vista di recruiter e datori di lavoro, è il fatto che influenzano in modo positivo l’efficacia e la qualità del lavoro, ma anche del contesto lavorativo. E in quanto tali sono indice di alta professionalità, in ogni settore.
Competenze per migliorare la qualità del lavoro
Un tipo di soft skill molto utile ha a che fare con la capacità di svolgere il lavoro con efficienza, a prescindere dalle difficoltà del contesto:
- Competenze organizzative e gestionali
- Gestione autonoma del tempo
- Capacità di problem-solving
- Attenzione al dettaglio
- Adattabilità e resilienza
- Capacità di gestire lo stress
A seconda del settore professionale, possono poi rappresentare un plus che fa la differenza il pensiero critico, la capacità di improvvisare, il cosiddetto “pensiero laterale” e quello creativo, per trovare soluzioni innovative laddove altri vedono ostacoli.
Competenze per migliorare la qualità delle relazioni
Tra le soft skill oggi indispensabili in tantissimi ambiti, anche molto diversi tra loro, rientrano tutte quelle che agevolano il rapporto con gli altri. Ecco i principali esempi di competenze trasversali di questo tipo:
- Capacità comunicative
- Competenze relazionali
- Capacità di gestione dei conflitti
- Capacità di lavorare in gruppo
- Intelligenza emotiva
Queste soft skill sono richieste a chiunque lavori a diretto contatto con altre persone (dal receptionist all’agente di vendita, dall’ufficio stampa all’insegnante), ma anche ai professionisti che hanno un ruolo di gestione e leadership, come team leader, project manager, dirigenti, in qualsiasi azienda e organizzazione.
Sono inoltre un complemento fondamentale in molte professioni che si basano su hard skill specialistiche, a partire dal settore sanitario, per instaurare un dialogo chiaro ed empatico con i pazienti e le loro famiglie, così come in ambito legale o nel mondo dell’IT, dove occorre essere in grado di spiegare argomenti molto complessi, in termini semplici, a colleghi, collaboratori e clienti.
A seconda del settore, possono rappresentare un plus che fa la differenza pensiero critico, capacità di improvvisare, “pensiero laterale” e creativo: per trovare soluzioni laddove altri vedono ostacoli.
Suggerimenti per aggiungere competenze al tuo CV
Quali competenze inserire nel CV?
Dopo aver visto questa panoramica generale sulle competenze, fermati un momento e chiediti: “Quali sono le competenze che servono per la posizione che mi interessa?”. Sarà la risposta a tale domanda a determinare le competenze da inserire nel curriculum (a patto, ovviamente, che tu ne disponga).
Tieni presente che un lungo elenco di skill, di per sé, non dice niente: meglio selezionare esclusivamente quelle indispensabili al ruolo (non più di 4 o 5), che in genere sono indicate nell’annuncio dell’offerta di lavoro.
Ricorda anche che più una competenza è dettagliata in modo specifico e concreto, più risulterà efficace. Per esempio, nelle competenze digitali saranno i nomi dei programmi conosciuti, e un cenno ai risultati conseguiti grazie a questa conoscenza, a rimanere impressi a datori di lavoro e selezionatori.
Dove inserire le competenze nel CV?
La sezione del curriculum vitae dedicata alle competenze è posta in genere dopo esperienze professionali e formazione nei CV cronologici (o a lato, se il CV è suddiviso in colonne verticali), oppure al primo posto in posizione di rilievo, nei CV funzionali.
Per avere un’idea guarda i nostri modelli di curriculum vitae, dove potrai vedere anche le diverse opzioni grafiche che ne indicano la padronanza (elementare, intermedia, avanzata), sempre da specificare.
Se lo spazio del CV lo consente, può avere senso suddividere le abilità in “Competenze tecniche” e “Competenze trasversali”, per renderne più chiara la presentazione. In alternativa, va bene un unico (e breve) elenco puntato, in cui conviene inserirle in ordine di rilevanza per il ruolo.
Non dimenticare che le competenze chiave per la candidatura si possono mettere in risalto e approfondire anche nella lettera di presentazione, come puoi vedere nei nostri esempi di lettera di presentazione (e come potrai fare anche tu dopo aver scelto il più appropriato tra i nostri modelli di lettera di presentazione).
Infine, preparati a parlarne durante il colloquio, rispondendo a tutte le domande che possono servire per testarne l’autenticità.
CONSIGLI DELL'ESPERTO
In un curriculum ben fatto le competenze, oltre a essere elencate in un’apposita sezione, si riflettono anche nella formazione e nelle esperienze professionali, che ne dimostrano rispettivamente la conoscenza teorica e la capacità di metterle in pratica.
Rilevanti per il ruolo e coerenti con il resto del CV
Per attrarre l’attenzione di selezionatori e datori di lavoro, e completare in modo significativo il tuo profilo, le competenze devono essere evidenziate con cura e nel modo opportuno. A questo scopo, scegli solo quelle più rilevanti per il ruolo, descrivile in modo chiaro e puntuale, e fai in modo che risultino coerenti con il resto del curriculum, per dimostrarne la reale conoscenza e la concreta capacità di metterle in pratica.
Se non hai ancora scritto il CV (e la lettera di presentazione), inizia subito con gli strumenti di Jobseeker seguendo i consigli per aggiungere competenze nel tuo curriculum che hai letto nell’articolo. Potrai scegliere tra diversi formati, correggere e aggiornare il documento in modo semplice e intuitivo, con la certezza di ottenere sempre risultati professionali.