Consigli per aggiungere competenze sul curriculum
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 19 novembre 2024

Competenze nel curriculum: consigli per evidenziarle al meglio

Le competenze sono una componente importante del profilo professionale perché riassumono, in poche parole, ciò che un candidato conosce e sa fare. Ma quali sono quelle essenziali? Come bisogna indicarle? E in quale parte del curriculum vanno inserite? Il nostro articolo risponde a queste (e molte altre) domande, con tanti esempi e suggerimenti utili per evidenziare al meglio le competenze nel CV.

Inizia

Quali (e quante) competenze ci sono? 

Competenza, in ambito professionale, è sinonimo di capacità (o abilità): indica che il candidato è in grado di svolgere un determinato compito grazie alla conoscenza approfondita di una determinata disciplina, per esperienza oppure per attitudine personale. Capacità e competenze segnalano, in sostanza, ciò che conosci a livello teorico e sai fare a livello pratico (due piani che, idealmente, dovrebbero sempre andare a braccetto). 

Il mercato attuale del lavoro, nelle sue mille ramificazioni, presuppone una moltitudine di competenze, diverse a seconda del settore e degli obiettivi richiesti, nonché variabili nel corso del tempo: se alcune competenze sono sempre utili, altre che anni fa erano ritenute indispensabili, oggi potrebbero non esserlo più. E viceversa. 

Per orientarci, iniziamo mettendo in ordine le cose.

L’ampio range di competenze richieste in ambito professionale si suddivide fondamentalmente in due categorie: competenze tecniche (o hard skill) e competenze trasversali (o soft skill). Vediamo come si differenziano e in quali ambiti sono più richieste le une, le altre, o entrambe.

Competenze tecniche (hard skill) 

Le competenze tecniche, dette anche hard skill come in inglese, sono conoscenze specifiche e oggettivamente misurabili, acquisite attraverso l’istruzione, la formazione professionale o l’esperienza pratica.

Queste abilità sono spesso collegate a un indirizzo di studi, un settore o a una professione specifica, negli annunci di lavoro sono in genere indicate tra i requisiti indispensabili e va sé che non possono essere “improvvisate” (in molti casi è la sezione istruzione e formazione nel CV a darne traccia).

Competenze di tecniche settore

I geometri e gli architetti devono saper usare software di calcolo e di disegno tecnico; ingegneri gestionali e project manager devono conoscere i programmi di workflow più efficaci; infermieri e operatori sanitari devono essere aggiornati sulle linee guida per la somministrazione dei farmaci, contabili e commercialisti sulle normative fiscali, mentre i docenti, di qualsiasi ordine, scuola e grado, sono tenuti a conoscere la propria disciplina di insegnamento. E così via. Esistono tante competenze tecniche quanti sono i mestieri e le professioni.

Un elenco completo sarebbe impossibile da compilare, ma un elenco delle competenze tecniche più richieste nei settori chiave dell’attuale mercato del lavoro è non solo possibile, ma anche molto utile. Lo trovi qui di seguito.

Le competenze tecniche più richieste nei settori chiave del mercato

Il mercato del lavoro, a livello globale e di conseguenza anche a livello nazionale, non è mai stato in così rapida evoluzione: i cambiamenti, anche solo nell’ultimo decennio, sono stati moltissimi, e altrettanti ne possiamo supporre nel prossimo futuro.

In questo scenario è sempre più importante aggiornarsi e imparare le competenze di volta in volta richieste, per non rimanere indietro. Eccone alcune tra le più utili nell’attuale mercato del lavoro, suddivise per settore professionale. 

  • Competenze tecniche utili nel digital marketing: in questo ambito le hard skill necessarie si suddividono a loro volta in diversi campi di specializzazione, dal copywriting in ottica SEO e a risposta diretta alla capacità di creare contenuti multimediali e di monitorare le performance di engagement e conversione, dalla familiarità con le piattaforme CMS (Content Management System) alla comprensione e applicazione dei princìpi di UX design. 
  • Competenze tecniche utili nel customer service: conoscenza professionale del pacchetto Office, delle principali piattaforme di e-commerce e dei sistemi CRM (Customer Relationship Management), per monitorare e ottimizzare le strategie di comunicazione, vendita e fidelizzazione con i clienti.
  • Competenze tecniche utili nel project management: uso professionale dei principali software gestionali, conoscenza dei metodi Scrum e Agile, capacità di ottimizzare budget e tempi, conoscenza delle tecniche di valutazione e gestione del rischio.
  • Competenze tecniche utili nella didattica: oltre alla conoscenza, sempre aggiornata, della propria disciplina di insegnamento, sono ormai imprescindibili la capacità di usare programmi per la didattica a distanza e per l’apprendimento personalizzato, dai programmi per condividere materiali alle piattaforme interattive. 
  • Competenze tecniche utili in ambito tech e IT: in questo settore, che è uno dei più ampi e in più rapida evoluzione, le hard skill più richieste includono la conoscenza dei linguaggi di programmazione, fondamentali per gli sviluppatori front-end e back-end, la conoscenza dell’IA e del machine learning, nonché la capacità di gestire la sicurezza informatica, che implica l’aggiornamento continuo su strumenti, tecniche e normative legate alla cyber security. 

Competenze linguistiche e competenze digitali

Al di là delle tante hard skill specialistiche, che riguardano un determinato ambito e non altri, occorre citarne un paio che fanno parziale eccezione perché sono oggi considerate necessarie in una molteplicità di settori. Parliamo delle competenze digitali (o competenze informatiche) e delle competenze linguistiche, che non a caso in alcuni template preimpostati di CV, come nel curriculum europeo, hanno ciascuna una sezione a sé.   

Le  competenze informatiche, di cui pressoché nessuna professione può fare a meno sono quelle elementari (come l’uso del computer, dell’email e degli applicativi più comuni), ma possono includere conoscenze più avanzate anche in lavori non direttamente connessi al mondo dell’informatica (come l’uso dei social media, dei programmi di grafica e di editing video, o i princìpi di base della sicurezza informatica). 

Per quanto riguarda le competenze linguistiche, se un tempo l’inglese scolastico, in Italia, era considerato più che sufficiente nella maggior parte dei settori, oggi è vero il contrario. I confini geografici del panorama lavorativo sono sempre più ampi, e saper parlare, comprendere e scrivere correttamente una lingua straniera, a partire appunto dall’inglese, rappresenta un vantaggio competitivo notevole. Per approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere l’articolo dedicato (“Competenze linguistiche nel curriculum vitae”).

Competenze trasversali (soft skill)

Le competenze trasversali, dette anche soft skill come in inglese, sono abilità che non derivano dalla conoscenza di una specifica disciplina e che si possono applicare in tutti i contesti e posti di lavoro (per questo si dicono “trasversali”).

Benché si possano acquisire o implementare con corsi specifici e con l’esperienza, sono spesso legate alle caratteristiche personali, emotive e comportamentali di un candidato (per questo si definiscono anche come “competenze personali”).

Ciò che tra loro hanno in comune, e il motivo per cui rappresentano un valore importante dal punto di vista di recruiter e datori di lavoro, è il fatto che influenzano in modo positivo l’efficacia e la qualità del lavoro, ma anche del contesto lavorativo. E in quanto tali sono indice di alta professionalità, in ogni settore.

Competenze per migliorare la qualità del lavoro

Un tipo di soft skill molto utile ha a che fare con la capacità di svolgere il lavoro con efficienza, a prescindere dalle difficoltà del contesto:    

  • Competenze organizzative e gestionali
  • Gestione autonoma del tempo
  • Capacità di problem-solving
  • Attenzione al dettaglio
  • Adattabilità e resilienza
  • Capacità di gestire lo stress

A seconda del settore professionale, possono poi rappresentare un plus che fa la differenza il pensiero critico, la capacità di improvvisare, il cosiddetto “pensiero laterale” e quello creativo, per trovare soluzioni innovative laddove altri vedono ostacoli.

Competenze per migliorare la qualità delle relazioni 

Tra le soft skill oggi indispensabili in tantissimi ambiti, anche molto diversi tra loro, rientrano tutte quelle che agevolano il rapporto con gli altri. Ecco i principali esempi di competenze trasversali di questo tipo: 

  • competenze comunicative
  • competenze relazionali
  • capacità di gestione dei conflitti
  • capacità di lavorare in gruppo
  • intelligenza emotiva

Queste soft skill sono richieste a chiunque lavori a diretto contatto con altre persone (dal receptionist all’agente di vendita, dall’ufficio stampa all’insegnante), ma anche ai professionisti che hanno un ruolo di gestione e leadership, come team leader, project manager, dirigenti, in qualsiasi azienda e organizzazione. 

Sono inoltre un complemento fondamentale in molte professioni che si basano su hard skill specialistiche, a partire dal settore sanitario, per instaurare un dialogo chiaro ed empatico con i pazienti e le loro famiglie, così come in ambito legale o nel mondo dell’IT, dove occorre essere in grado di spiegare argomenti molto complessi, in termini semplici, a colleghi, collaboratori e clienti.

Le competenze che servono per cambiare lavoro

Come abbiamo detto, le competenze trasversali si chiamano così perché… lo sono, letteralmente: si possono applicare, e sono infatti richieste, in una pluralità di settori. Trasversale, in sostanza, vuol dire anche trasferibile. Per questo non possono mancare nel curriculum di chi vuole cambiare lavoro, e magari cercare nuove opportunità in un ambito completamente diverso.

Oltre a quelle elencate fin qui, ecco alcuni esempi ulteriori di competenze trasversali apprezzate in qualsiasi ambito.

  • Creatività, out-of-the-box-thinking, pensiero laterale: indicano la capacità di convertire i problemi in opportunità e di trovare soluzioni innovative.
  • Orientamento ai risultati: indica la capacità di focalizzare tutte le energie sul raggiungimento dell’obiettivo, in modo efficace e produttivo.
  • Capacità di argomentazione e negoziazione: indispensabili in qualsiasi forma di contrattazione, aiutano a trovare accordi e a ottimizzare la collaborazione.
  • Leadership: è l’abilità di ispirare e motivare gli altri ed è fondamentale sia nei ruoli senior, per formare neo-assunti e junior, sia per chi aspira a posizioni manageriali.
  • Pensiero strategico: comporta la capacità di valutare l’impatto delle decisioni attuali sugli obiettivi futuri e di pianificare strategie efficaci a lungo termine.      
A seconda del settore, possono rappresentare un plus che fa la differenza pensiero critico, capacità di improvvisare, “pensiero laterale” e creativo: per trovare soluzioni laddove altri vedono ostacoli.

Suggerimenti per aggiungere competenze al tuo CV

Quali competenze inserire nel CV?

Dopo aver visto questa panoramica generale sulle competenze, fermati un momento e chiediti: “Quali sono le competenze che servono per la posizione che mi interessa?”. Sarà la risposta a tale domanda a determinare le competenze da inserire nel curriculum (a patto, ovviamente, che tu ne disponga).

Tieni presente che un lungo elenco di skill, di per sé, non dice niente: meglio selezionare esclusivamente quelle indispensabili al ruolo (non più di 4 o 5), che in genere sono indicate nell’annuncio dell’offerta di lavoro. 

Ricorda anche che più una competenza è dettagliata in modo specifico e concreto, più risulterà efficace. Per esempio, nelle competenze digitali saranno i nomi dei programmi conosciuti, e un cenno ai risultati conseguiti grazie a questa conoscenza, a rimanere impressi a datori di lavoro e selezionatori.

Dove inserire le competenze nel CV? 

La sezione del curriculum vitae dedicata alle competenze è posta in genere dopo esperienze professionali e formazione nei CV cronologici (o a lato, se il CV è suddiviso in colonne verticali), oppure al primo posto in posizione di rilievo, nei CV funzionali.

Per avere un’idea guarda i nostri modelli di curriculum vitae, dove potrai vedere anche le diverse opzioni grafiche che ne indicano la padronanza (elementare, intermedia, avanzata), sempre da specificare. 

Se lo spazio del CV lo consente, può avere senso suddividere le abilità in “Competenze tecniche” e “Competenze trasversali”, per renderne più chiara la presentazione. In alternativa, va bene un unico (e breve) elenco puntato, in cui conviene inserirle in ordine di rilevanza per il ruolo. 

Non dimenticare che le competenze chiave per la candidatura si possono mettere in risalto e approfondire anche nella lettera di presentazione, come puoi vedere nei nostri esempi di lettera di presentazione (e come potrai fare anche tu dopo aver scelto il più appropriato tra i nostri modelli di lettera di presentazione).

Infine, preparati a parlarne durante il colloquio, rispondendo a tutte le domande che possono servire per testarne l’autenticità.

CONSIGLI DELL'ESPERTO

In un curriculum ben fatto le competenze, oltre a essere elencate in un’apposita sezione, si riflettono anche nella formazione e nelle esperienze professionali, che ne dimostrano rispettivamente la conoscenza teorica e la capacità di metterle in pratica. 

Le competenze nel CV devono essere ATS-friendly

La prima lettura del curriculum viene sempre più spesso affidata agli Applicant Tracking Systems, o ATS, ovvero a software che scansionano il documento in cerca di determinate parole chiave. Per questo il CV deve essere a prova di ATS, e per questo deve esserlo anche la sezione delle competenze. Basta impostarla così.

  • Leggi con attenzione l’annuncio di lavoro: le competenze necessarie per ricoprire la posizione sono in genere esplicitamente indicate e corrispondono, con ogni probabilità, a quelle di cui gli ATS sono in cerca. 
  • Se hai dei dubbi al riguardo, consulta anche il sito e i canali social dell’azienda: quali sono, e come sono indicate, le competenze più ricorrenti? Nella sezione del tuo CV dedicata alle skill usa quelle, anziché dei sinonimi.
  • Gli ATS non gradiscono i grafici né le tabelle: meglio usare un semplice elenco puntato.
  • Per evidenziare le competenze chiave, puoi usare il bold.
  • Se oltre alla competenza vuoi aggiungere una descrizione di come l’hai sfruttata nel tuo percorso professionale, va benissimo, ma è d’obbligo essere concisi, usare frasi brevi e fare esempi concreti.   

Su quest’ultima indicazione, puoi ricavare spunti ulteriori nel paragrafo seguente.

Come descrivere le competenze nel CV: 20 esempi 

Se sei arrivato/a a questo punto dell’articolo, sai quali e quante sono le competenze che servono nel mondo del lavoro, sai che si distinguono in competenze tecniche e trasversali, sai dove inserirle nel CV e come evidenziarle. 

Ma se volessi dettagliarle un po’ di più, descrivendo brevemente come le sfrutti nella pratica lavorativa quotidiana, oppure come le hai sfruttate in passato per raggiungere determinati risultati? È senz’altro una buona idea, anche perché consente di personalizzare l’informazione e renderla più concreta. Ecco qualche esempio da cui prendere spunto.

CompetenzaDescrizione
Digital marketing“Web content strategist specializzato in copywriting a risposta diretta, lead generation e conversioni per e-commerce”.
Customer service“Problem-solver in grado di gestire con entusiasmo ed efficacia le richieste della clientela più esigente, ho ridotto la percentuale dei reclami del 15% in 6 mesi”.
Project Management“Coordinamento di un team multidisciplinare (18 persone) con ottimizzazione di tempi e budget superiore al 25%”.
Competenze linguistiche“Conoscenza avanzata di inglese (C2) e francese (C1), elaborazione e presentazione di documentazione in lingua e partecipazione attiva a meeting internazionali”.
Competenze informatiche/digitali“Conoscenza avanzata e impiego dei principali tool di machine learning e intelligenza artificiale, in particolare nell’ambito della didattica STEM”.
Competenze di cyber security“Analisi delle vulnerabilità di sistema e implementazione delle misure di protezione e sicurezza dei dati personali sulla base delle più recenti normative europee”.
Competenze comunicative e relazionali“Grazie alla predisposizione al dialogo e al confronto, e alla capacità di negoziazione e public speaking, coordino con successo le relazioni dell’azienda con partner esterni e stakeholder”.
Competenze organizzative e gestionali“Responsabile della produttività del comparto vendite online, ho razionalizzato i costi di gestione del magazzino e di spedizione contribuendo a incrementare il fatturato del 30%”.
Gestione autonoma del tempo“Capacità di pianificare e gestire il lavoro da remoto rispettando sempre le scadenze di consegna”.
Attenzione al dettaglio“Capacità di pianificare e gestire il lavoro da remoto rispettando sempre le scadenze di consegna”.
Adattabilità e resilienza“Esperienza di HR maturata in start-up, PMI e grandi aziende, sia in Italia che all’estero, per selezionare il personale dei comparti aziendali a più elevato tasso di turnover".
Capacità di gestire lo stress“Abituato/a a lavorare con efficienza e attitudine positiva in ambienti caratterizzati da ritmi di lavoro intenso”.
Capacità di gestione dei conflitti“L’ascolto attivo e la disposizione al dialogo mi consentono di gestire i conflitti potenziali in modo armonico e costruttivo”.
Capacità di lavorare in gruppo“Team player orientato/a al raggiungimento degli obiettivi comuni, ho partecipato con professionalità ed entusiasmo alla creazione della collezione autunno/inverno”.
Intelligenza emotiva“Il mio intervento educativo si basa sulla capacità di comunicare con gli studenti/le studentesse in difficoltà in modo empatico”.
Creatività e pensiero laterale“Capace di affrontare le criticità con soluzioni innovative, ho creato strategie di sviluppo rivolte a imprese e istituzioni”.
Orientamento ai risultati“Ho incrementato la percentuale di compliance alle linee guida nazionali dell’85%”.
Negoziazione"Incaricato/a condurre trattative con i fornitori dei servizi logistici, ho garantito all’azienda il rapporto qualità-prezzo più favorevole sul mercato”.
Pensiero strategico“Pianificazione annuale degli obiettivi aziendali, individuazione e implementazione delle opportunità di sviluppo sul territorio nazionale e all’estero”.
Leadership“Capacità di coinvolgere e motivare i gruppi di lavoro, presentare in modo persuasivo visione e obiettivi, coinvolgere partner esterni e finanziatori”.

Rilevanti per il ruolo e coerenti con il resto del CV 

Per attrarre l’attenzione di selezionatori e datori di lavoro, e completare in modo significativo il tuo profilo, le competenze devono essere evidenziate con cura e nel modo opportuno. A questo scopo, scegli solo quelle più rilevanti per il ruolo, descrivile in modo chiaro e puntuale, e fai in modo che risultino coerenti con il resto del curriculum, per dimostrarne la reale conoscenza e la concreta capacità di metterle in pratica.

Se non hai ancora scritto il CV (e la lettera di presentazione), inizia subito con gli strumenti di Jobseeker seguendo i consigli per aggiungere competenze nel tuo curriculum che hai letto nell’articolo. Potrai scegliere tra diversi formati, correggere e aggiornare il documento in modo semplice e intuitivo, con la certezza di ottenere sempre risultati professionali.

Condividi su:
Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

Fatti notare

Rendi la tua domanda di lavoro unica rispetto alle altre candidature.

Inizia