CV australiano a regola d’arte: guida completa
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 7 agosto 2024

Come fare un CV per l’Australia a regola d’arte

Hai da poco concluso gli studi e stai per iniziare il tuo percorso professionale, oppure hai alle spalle una lunga esperienza ma vuoi dare una svolta alla tua carriera: perché non cercare nuove opportunità… dall’altra parte del mondo? L’Australia è un paese che attrae persone da ogni parte del globo, perché è un luogo pieno di fascino e perché ha un mercato del lavoro dinamico e fiorente. Qui ti spieghiamo come fare il primo (importantissimo) passo: creare un CV australiano perfetto.

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Com’è fatto un CV australiano?

Un CV per l’Australia non è un curriculum italiano tradotto in inglese: è un CV cucito su misura intorno alla cultura e alle aspettative del mercato australiano.

Certo, i punti in comune con il CV in inglese sono molteplici, ed è bene tenerli presenti. È utile anche essere consapevoli delle differenze tra CV e resume, che non sono soltanto una questione terminologica. Infine, non fa male nemmeno avere presenti i parametri che definiscono un CV internazionale, che per definizione è il documento necessario a chiunque voglia ampliare la propria ricerca di lavoro all’estero.

Ciò detto, l’Australia è (letteralmente) un mondo a sé stante: un continente enorme, per noi europei lontano, nell’emisfero opposto… e al contempo molto attraente per l’Italia: secondo i dati Istat, tra il 2002 e il 2020 gli italiani che hanno cambiato residenza per spostarla in Australia sono aumentati del 750%, passando da 262 a 2.228 unità all’anno (1).

Per impostare un CV per l’Australia come si deve, proveremo dunque a fare una piccola full immersion nel panorama lavorativo australiano e, soprattutto, a evidenziare le informazioni indispensabili per rendere il curriculum efficace e attraente agli occhi di recruiter e datori di lavoro del posto.  

Le informazioni essenziali da includere nel CV australiano

First things first. Iniziamo con le informazioni essenziali.

Quale tipo di visto o permesso di soggiorno hai?

Per lavorare in Australia è indispensabile avere un visto apposito (il visto turistico non serve a questo scopo). Per esempio, se hai un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, e in alcuni casi 35, puoi richiedere un Working Holiday Visa, che consente di candidarsi per occupazioni part-time, full-time, occasionali. Se sei al di fuori di questa fascia di età, dovrai informarti per un visto di lavoro.

Quanto tempo potrai fermarti? 

La durata del soggiorno dipende dal visto a disposizione: il Working Holiday Visa consente di soggiornare fino a 12 mesi, con la possibilità di estendere la permanenza (e il permesso di lavorare) fino a due anni e in alcuni casi anche tre.

Quando potrai iniziare la collaborazione? 

Se sei ancora in fase di raccolta della documentazione, è possibile che passi un po’ di tempo prima di poter partire con le carte in regola. Se hai già il visto, invece, sei a buon punto: dovrai solo indicare la “data post quem” (il giorno a partire dal quale il visto è valido e puoi, di conseguenza, iniziare a lavorare). 

Se non specifichi con chiarezza e precisione questi dati, corri il rischio di creare confusione o malintesi, e di (far) perdere tempo inutilmente: fai in modo che il tuo CV australiano abbia uno spazio dove queste informazioni possano leggersi a colpo d’occhio, per esempio tra i dati di contatto, nel profilo personale oppure in una sezione apposita, purché sempre in incipit. E sei hai dei dubbi in merito, consulta esclusivamente a fonti istituzionali accreditate (in questo caso, l’Australian Government Department of Home Affairs).

La struttura di un CV per l’Australia

Vediamo ora come strutturare il CV australiano, passando in rapida carrellata le sezioni principali.

Dati personali (“Personal data”) 

Ogni buon CV, in tutto il mondo, inizia con nome e cognome, indirizzo email professionale, numero di telefono completo di prefisso internazionale, città e nazione di residenza.

Come abbiamo spiegato poco sopra, questo può anche essere il posto giusto per indicare il tipo di visto di cui disponi, la durata e la data a partire dalla quale puoi iniziare a lavorare.

La foto non è necessaria, mentre può essere senz’altro utile inserire il link al portfolio, sito web e/o profilo social professionale. 

Profilo personale (“Personal statement”) 

Breve e sintetico ma piacevole e accattivante: il personal statement è un esercizio di personal branding che dovrai sfruttare anche per il CV australiano: spiega qual è il tuo ruolo, quali sono i tuoi punti di forza (non più di un paio) e qual è il tuo principale obiettivo.

Esperienza professionale (“Work experience”) 

Nome dell’azienda, date di inizio e fine della collaborazione, compiti svolti e risultati conseguiti: ogni esperienza che riporti (sempre in ordine cronologico inverso, dalla più alla meno recente) dovrà indicare tutte le informazioni relative di rilievo.

Attenzione a non inserire troppi dettagli però: la sintesi e la concretezza devono essere i fari di orientamento costanti.  

Formazione (“Education”) 

Da strutturare come la sezione precedente, avendo cura di tradurre nel modo giusto (pienamente trasparente e comprensibile) titoli e voti conseguiti, istituti/scuole/università/enti di formazione frequentati, eventuali borse di studio e riconoscimenti, che sono sempre apprezzati. 

Competenze (“Hard / Soft skills”) 

Da scegliere in relazione ai requirement della job description e completare con il livello di padronanza. In questa sezione non potranno mancare le competenze linguistiche: anche se il tuo livello di inglese è elementare (magari sei alla prima esperienza all’estero!), non dimenticare di segnalarlo comunque. 

Per avere un’idea di com’è fatto un CV che include tutte queste sezioni, disposte in modo diverso e con scelte grafiche e cromatiche differenti a seconda del ruolo, guarda i nostri esempi curriculum vitae: sono in italiano ma la struttura si adatta benissimo a qualsiasi CV, curriculum australiano incluso. (Per inciso, ciascuno dei nostri esempi CV fa match con altrettanti esempi di lettera di presentazione).

CONSIGLI DELL'ESPERTO:

Una delle motivazioni principali che spinge le persone ad andare in Australia è la facilità con cui si trova lavoro e con cui lo si cambia”. Tra i settori prescelti da chi è alla prima esperienza ci sono l’agricoltura, l’estrazione mineraria o l’edilizia, ma anche in ambito sanitario, nel turismo e nell’ospitalità. (1)

Come fare il curriculum australiano?

Messe a fuoco le informazioni indispensabili, non resta che organizzarle in modo ordinato e razionale, così che risultino chiare e ben leggibili. Se hai digitato su Google “curriculum vitae australiano download”, “curriculum modello australiano” o “curriculum vitae australiano modello”, è probabile che ne ricaverai un documento Word con un layout di base, da modificare in base alle tue esigenze.

Siccome i documenti di testo non sono nati appositamente per creare CV, ti consigliamo di valutare l’impiego di strumenti ad hoc: rendono l’impostazione di layout, formattazione e scelte grafiche molto più facile e agevole, quindi consentono di risparmiare tempo prezioso da riservare ai contenuti.

Per esempio, puoi scegliere tra i nostri modelli curriculum vitae e fare tutte le prove che vuoi: bastano pochi click per modificare la posizione delle sezioni, aggiungere o togliere testo e dettagli grafici (e lo stesso vale per i modelli lettera di presentazione).

Tra il 2002 e il 2020 gli italiani che hanno cambiato residenza per spostarla in Australia sono aumentati del 750%, passando da 262 a 2.228 unità all’anno.

CV per l’Australia: ulteriori consigli e buone pratiche mirati

Se hai seguito i nostri consigli fin qui, sei a buon punto. Ma il lavoro non è ancora concluso. Per rendere il tuo CV australiano perfetto, è indispensabile adattarlo al ruolo per il quale vuoi candidarti. Ecco alcuni esempi, suddivisi in base all’ambito professionale. 

Agricoltura

Lavorare nelle farm è una delle modalità più sfruttate, da chi parte con il Working Holiday Visa, per fare la prima esperienza lavorativa in Australia e nel frattempo visitare il continente. Per individuare l’azienda agricola idonea (a norma di legge per offrire lavoro stagionale ed eventualmente consentire il rinnovo del visto), consulta l’Australian Business Register e compila il CV sulla base dei requisiti richiesti.  

Insegnamento e didattica

In questo settore assicurati di evidenziare con chiarezza (con la nomenclatura e le valutazioni ufficiali) i titoli di studio, eventuali competenze specifiche, come l’insegnamento a studenti con bisogni educativi speciali e l’impiego di tecniche didattiche innovative.

Valuta l’insegnamento dell’italiano, che è incluso tra le lingue straniere del curriculum didattico in molte scuole: i residenti australiani con almeno un genitore nato in Italia sono oltre 640.000, un terzo dei quali parla la nostra lingua nel contesto di casa (2).  

Turismo, Ristorazione, Food & Beverage 

Oltre alle esperienze pregresse o alla formazione specifica, certificazioni in First Aid, Tourism Management, Responsible Service of Alcohol o Food Safety Certificate (o equivalenti) sono molto apprezzate.

Un CV per cambiare vita 

Un CV per l’Australia compilato a regola d’arte può essere lo strumento per cambiare completamente orizzonti, professione, vita: è un’opportunità da prendere in seria considerazione, soprattutto se le prospettive in loco paiono poco promettenti.

Per creare un curriculum australiano ben fatto, prova gli strumenti di Jobseeker. Fai altrettanto per la lettera di presentazione. Informati per tempo sulla documentazione necessaria e segui i consigli di questa guida. In men che non si dica sarai su un aereo per gli antipodi! 

Fonti:

(1) Istat – Statistiche Report: Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente 

(2) Laura Loguercio, Internazionale: Sognando l’Australia

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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