Capacità di problem solving nel curriculum
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 11 novembre 2024

Capacità di problem solving nel curriculum: come valorizzare una competenza chiave

Saper affrontare i problemi è una qualità che serve quotidianamente in ogni ambito della vita. Così è anche in campo professionale: risolvere le difficoltà e trovare soluzioni è indispensabile in qualsiasi settore. Ma scrivere nel CV “capacità di problem solving” non è il modo più efficace per dimostrare di esserne in grado. In questo articolo ti spieghiamo come mettere bene in luce questa competenza chiave, con tutti gli esempi e le strategie utili a valorizzarla

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Che cos’è il problem solving?

La risposta a questa domanda sembra scontata. Lo dice la parola: il problem solving è la capacità di risolvere i problemi. In ambito professionale, però, questa capacità può avere mille declinazioni e richiedere, sua volta, mille competenze diverse.

D’altra parte, sul curriculum vitae, rischia di passare inosservata perché è uno di quei termini che, a forza di essere usato, ha perso un po’ di smalto: può sembrare un cliché.

Iniziamo col dire che, per configurarsi come competenza reale da inserire nel curriculum, il problem-solving deve corrispondere alla capacità di rimuovere sistematicamente (anziché di tanto in tanto o per caso) gli ostacoli che impediscono il raggiungimento di un obiettivo (1).

Il che significa saper analizzare la natura del problema, individuare tutte le possibili cause, valutare le soluzioni più veloci ed efficaci, prendere decisioni, chiedere eventuale supporto e collaborazione... Si tratta insomma di un approccio al lavoro che richiede una serie di facoltà specifiche, competenze tecniche e non solo: elenchiamo le più importanti qui di seguito. 

Le diverse capacità di problem solving

  • Pensiero analitico: implica la capacità di analizzare con attenzione fenomeni, dati e processi senza lasciarsi sfuggire alcun dettaglio, identificando pattern o tendenze che possono suggerire soluzioni efficaci.
  • Pensiero critico: consente di valutare le informazioni in modo oggettivo e razionale, tenendo conto di più punti di vista, dei pro e dei contro, e di distinguere accuratamente fatti da opinioni personali per giungere a conclusioni fondate.
  • Pensiero creativo: più legato all’intuito che alla razionalità, è “parente stretto” del pensiero laterale (in inglese “out-of-the-box thinking”); consente di stabilire connessioni atipiche, o non scontate, e di trovare alternative originali, magari del tutto nuove, innovative.
  • Capacità decisionale: sapere prendere la decisione giusta e metterla in atto è una skill più rara di quanto si creda, non a caso molto apprezzata dai datori di lavoro e tipica di chi ha la stoffa della leadership.
  • Capacità di comunicazione: coprono un range molto ampio di abilità, che ai fini del problem solving possono includere l’ascolto attivo, la capacità di dare feedback in modo costruttivo, quella di stabilire rapporti di fiducia nonché di presentare le possibili soluzioni in modo convincente.
  • Capacità di collaborazione e lavoro di squadra: spesso la soluzione di un problema richiede la cooperazione da parte di tutto il team, di altri comparti dell’azienda o di terze parti. Nel caso di problemi complessi, questa skill è indispensabile al problem-solving quanto le precedenti.

CONSIGLI DELL'ESPERTO

Dai piccoli problemi quotidiani alle sfide complesse, il problem solving ci aiuta a prendere decisioni, superare ostacoli e raggiungere i nostri obiettivi. Di fatto, la capacità di risolvere problemi è una delle competenze più importanti che i datori di lavoro cercano nei potenziali dipendenti (2).

Perché le aziende cercano persone con abilità di problem solving

Anche la risposta a questa domanda potrebbe sembrare ovvia, ma se riflettiamo un momento possiamo ricavare altre indicazioni molto utili per la compilazione del curriculum.

Le aziende cercano persone con abilità di problem solving per una molteplicità di ragioni: nel ruolo per il quale ti stai candidando quale, tra quelle che leggerai qui si seguito, descrive meglio il tuo profilo? Per quale specifico motivo l’azienda potrebbe beneficiare delle tue capacità di problem solving? Prima di compilare il CV, è bene chiederselo.  

Per aumentare l’efficienza operativa

La prima ragione è che il problem solving si identifica in genere con l’efficienza operativa: i dipendenti in grado di identificare rapidamente le inefficienze e trovare il modo per superarle contribuiscono a risparmiare tempo e risorse, e di conseguenza ad aumentare la produttività.

Per soddisfare e fidelizzare l’utenza

La capacità di risolvere problemi è fondamentale per rispondere alle esigenze dei clienti, mantenere alto il livello di soddisfazione e fidelizzare: sarà pertanto sempre richiesta a chi ha a che fare con l’utenza, che sia di persona oppure online.  

Per affrontare le sfide impreviste

Un/una problem solver, agli occhi di un datore di lavoro, può apparire prezioso/a anche perché in grado di affrontare gli imprevisti e le sfide senza lasciarsi intimidire: una qualità molto richiesta negli ambienti dinamici, in cui i cambiamenti sono all’ordine del giorno.

Per reclutare potenziali leader

La capacità di prendere decisioni in modo tempestivo e di saper coinvolgere i gruppi è, lo abbiamo detto, un tratto tipico della leadership, che può essere utile a vari gradi dell’organigramma aziendale e denota in genere grande dedizione, oltre che ambizione di carriera.  

Come cambiano le capacità di problem solving a seconda dell’ambito professionale: esempi

Se hai cercato online “curriculum problem solving”, “esempio curriculum problem solving” o magari “problem solving curriculum europeo”, per capire come evidenziare questa competenza nel CV… hai risolto il problema o sei più confuso/a di prima? Facciamo chiarezza con delle indicazioni puntali.

Prima di tutto: per essere efficaci, e non sembrare un’etichetta generica o uno stereotipo, le capacità di problem solving devono essere articolate con precisione. Vediamo allora come si possono declinare a seconda dell’ambito professionale.

Qui di seguito troverai una serie di esempi da cui prendere spunto (ma, naturalmente, da adattare al tuo specifico ruolo e alle tue specifiche capacità).

Problem solving in ambito di accoglienza turistica e ristorazione

  • Capacità di mantenere la calma in situazioni di stress e di trovare rapidamente soluzioni.
  • Saper comunicare con i clienti in modo chiaro e sempre garbato.
  • Gestire più compiti contemporaneamente senza compromettere la qualità del servizio.
  • Modificare i piani di servizio in base a circostanze impreviste.

Problem solving in ambito didattico

  • Trovare metodi coinvolgenti per spiegare i concetti più difficili.
  • Comprendere le difficoltà degli studenti e convertirle in occasione di confronto empatico e inclusione.
  • Mantenere un ambiente positivo anche in caso di problemi di disciplina o dinamiche di gruppo complesse.
  • Stabilire un dialogo aperto e collaborativo sia con i colleghi che con le famiglie.

Problem solving in ambito amministrativo

  • Identificare e correggere errori nei documenti e nelle procedure.
  • Prendere decisioni rapide e informate quando si verificano imprevisti burocratici o gestionali.
  • Saper dare la giusta priorità di tempo e attenzione alle diverse attività.
  • Allocare le risorse in modo oculato ed efficiente.

Problem solving in ambito informatico

  • Scomporre problemi complessi in segmenti integralmente analizzabili.
  • Diagnosticare con precisione l’origine dei malfunzionamenti tecnici.
  • Collaborare con team interdisciplinari per risolvere le criticità che richiedono competenze multiple.
  • Saper comunicare in modo chiaro anche con il personale non specializzato.

Problem solving in ambito sanitario

  • Capacità di mantenere la calma nelle situazioni di emergenza.
  • Valutare l’appropriatezza delle opzioni di trattamento sulla base delle linee guida nazionali.
  • Collaborare in modo efficace con tutti i membri dell’equipe.
  • Ascoltare con attenzione pazienti e familiari, comunicando con chiarezza e sensibilità diagnosi e prognosi.

Dove inserire le capacità di problem solving nel CV

Ora che hai un’ampia panoramica sulle diverse competenze di problem solving, sui motivi per cui possono interessare alle aziende e su come si possono declinare a seconda dell’ambito professionale, vediamo dove inserirle nel CV.

La prima opzione, e la più intuitiva, consiste nell’inserirle nella sezione appositamente dedicata alle competenze nel CV, dove in genere appaiono sotto forma di elenco puntato insieme alle altre skill funzionali al ruolo.

Un’altra sezione del CV indicata è quella delle esperienze lavorative, dove hai la possibilità di descriverle in modo un po’ più articolato e concreto, dal momento che saranno associate a uno specifico ruolo professionale. 

Se le hai acquisite o perfezionate con corsi di formazione o certificazioni ad hoc, puoi indicarle nella sezione dedicata alla formazione.

Se le competenze di problem solving sono di particolare importanza per la candidatura, puoi citarle già all’interno del profilo personale, ovvero della sezione che apre il CV, subito dopo i dati di contatto.

Infine, se vuoi sottolineare gli obiettivi raggiunti grazie a queste skill, puoi aggiungere una sezione a parte, nominarla ‘Risultati’ e inserire entrambe i dati (tipo di competenza e risultato ottenuto).

Qualunque sia l’opzione che scegli, sappi che usando un modello di curriculum vitae preimpostato potrai fare tutte le prove che vuoi in un attimo, senza scombinare il layout del CV né compromettere l’aspetto professionale. Per inciso, ricorda che la stessa osservazione vale per ciascuno dei nostri modelli lettera di presentazione.

Come descrivere le capacità di problem solving nel CV

Per presentare in modo efficace le tue capacità di risoluzione dei problemi nel CV, la prima regola è questa: usa la parola “problem solving” una sola volta, non di più. In tutti gli altri casi, trova un sinonimo o la perifrasi più pertinente, come “abilità di risoluzione di imprevisti”, “pensiero critico”, “capacità di prendere decisioni rapide”, “mentalità strategica”. Guardando i nostri esempi di curriculum vitae ne troverai senz’altro parecchi.

La seconda regola fondamentale è non limitarsi a citare le skill di problem solving, bensì descriverle e fornire degli esempi: un CV che include esempi concreti e precisi di risoluzione efficace dei problemi trasmette un’immagine di concretezza e precisione.

A questo scopo, un metodo da tener presente è il modello STAR (acronimo di Situazione, Task, Azione, Risultato). Si tratta di una tecnica di storytelling che consente di descrivere in modo logico e molto chiaro il problema affrontato, le azioni intraprese per risolverlo e i risultati ottenuti. Questo approccio rende le competenze tangibili e dimostra la capacità di analisi e strategia.

Se non hai più spazio nel curriculum, applica questo metodo nella lettera di presentazione: per cominciare, puoi prendere spunto dai nostri esempi di lettera di presentazione.

Come valorizzare le capacità di problem solving nel CV

Ed ecco qualche trucco ulteriore per evitare che le tue capacità di problem solving passino inosservate.

  • Leggi con estrema attenzione l’annuncio di lavoro e rispondi a queste domande: quali competenze di problem solving sono esplicitamente indicate? Con quali parole sono espresse? Quali non sono indicate ma sono altrettanto utili? Così avrai l’elenco di skill da cui attingere.
  • Scegli soltanto le competenze di problem solving di cui realmente disponi e di cui realmente l’azienda ha bisogno: lascia perdere le eventuali altre (distoglierebbero solo l’attenzione sottraendo spazio). 
  • Nel descrivere le competenze usa, se possibile, verbi d’azione come “analizzare”, “sviluppare”, “implementare”, “migliorare”, “ottimizzare”, “risolvere”, “semplificare”, “aumentare”: conferiscono agli enunciati concretezza e pragmaticità. 
  • Non c’è niente di più convincente dei dati quantificabili: se grazie a una competenza di problem solving hai anticipato la realizzazione di un progetto di 4 mesi, evitato un dispendio di risorse di 25.000 euro, aumentato il grado di soddisfazione della clientela del 10%, scrivilo bianco su nero. 
"Meglio non limitarsi a citare le skill di problem solving, bensì descriverle e fornire degli esempi: un CV che include esempi concreti e precisi di risoluzione efficace dei problemi trasmette un’immagine di concretezza e precisione."

Una capacità che ne vale cento 

Il problem solving nel curriculum è una capacità che può voler dire tutto o nulla: dipende da come la presenti. Se la articoli nel modo giusto, può far emergere molte altre skill e contribuire a rendere più competitivo il tuo profilo. 

Affinché sia percepita come valore aggiunto reale, segui le indicazioni del nostro articolo e inizia subito a mettere in pratica per creare il tuo curriculum e la tua lettera di presentazione.  

Fonti:

(1) Harvard Business School: Why Problem-Solving Skills Are Essential for Leaders in Any Industry, di Catherine Cote
(2) Medium: The Importance of Problem Solving: Strategies for Success, di Ahmed Sayed Shalaby

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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