Come inserire le ripetizioni nel curriculum
Scritto da Sara Reale, Autrice • Ultimo aggiornamento 19 marzo 2025

Ripetizioni nel curriculum: come inserirle nel modo più efficace

Hai dato o stai dando lezioni private e non sai se metterle nel CV, o magari non sai in quale sezione, né come descriverle. In questo articolo, ti spieghiamo come inserire le ripetizioni nel curriculum in modo efficace, coerente con i tuoi obiettivi e nel rispetto di tutte le normative del caso (sul fronte fiscale e in materia di privacy): per valorizzare al meglio un’esperienza che dimostra moltissime competenze utili e trasferibili in una pluralità di ambiti.

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Le ripetizioni private in Italia: un settore in crescita

In Italia uno studente su quattro ricorre al tutoring privato, e cioè alle ripetizioni. Secondo le ultime stime, circa un quarto degli alunni di scuole medie e superiori vuole questo tipo di supporto allo studio anche in assenza di insufficienze. E la domanda è ogni anno in crescita (1).

Le famiglie italiane, per far fronte a questa esigenza, spendono una media annua di 400 euro a studente che possono salire fino a 2000, mentre le piattaforme di tutoring online si moltiplicano, raccogliendo migliaia di docenti e discenti (2).

È insomma altamente probabile che il curriculum di un candidato o di una candidata includa questa voce. Vediamo quindi come valorizzarla nel modo opportuno.

Dove inserire le ripetizioni nel curriculum

La prima regola per inserire le ripetizioni nel curriculum in modo efficace consiste nella scelta del posto giusto: qual è la sezione del CV più adatta a contenere questo tipo di informazione? Ci sono tre possibilità.

  • Sezione "Esperienza lavorativa": dare lezioni private è a tutti gli effetti un lavoro; richiede conoscenza approfondita della disciplina di insegnamento, dei metodi didattici più efficaci e di tutta una serie di skill che vedremo. È quindi del tutto sensato inserirle in questa sezione. A patto, naturalmente, che si tratti di un’attività retribuita. 
  • Sezione "Volontariato" o "Informazioni supplementari": sono da indicare qui se si configurano come attività occasionale, presso enti no-profit o privati, non retribuita. 
  • Sezione "Competenze": se vuoi evidenziare più le skill che hai acquisito svolgendo l’attività che l’attività in sé, allora la sezione appropriata è proprio quella delle competenze.

Unico (ma fondamentale) caveat: per organizzare le varie sezioni del CV in modo rapido e funzionale, con la sicurezza di ottenere sempre un documento ben leggibile e dall’aspetto professionale, è vivamente raccomandato ricorrere a modelli di CV preimpostati facili da usare e modificare, come quelli di Jobseeker.

CONSIGLI DELL'ESPERTO:

"Le materie più richieste per le ripetizioni private sono matematica, scienze, latino e greco (3): tutte discipline che dimostrano capacità logica, rigore metodologico, abilità di analisi e di sintesi, e sono utili in qualsiasi contesto lavorativo".

Come descrivere le ripetizioni nel curriculum: esempi

‘Come scrivere nel curriculum che ho fatto ripetizioni, ma come un vero (o una vera) professionista, con risultati concreti e studenti entusiasti?’ Seguendo queste indicazioni.

Tenendo conto della sezione che hai scelto e dello spazio che hai a disposizione, è bene presentare l’esperienza con una descrizione precisa ed esauriente.

Anche se hai dato ripetizioni per pagarti le spese frequentando l’università, solo nel periodo estivo o nei week-end, in attesa di un lavoro stabile, oppure come side-job, per arrotondare le entrate, è molto importante presentarle come un’esperienza vissuta e gestita in modo serio e professionale. Ecco alcune strategie per farlo.

Che cosa insegni e a chi? Indica le discipline insegnate e per quale tipo di scuola, Per es.

  • "Matematica scuole medie, Latino triennio liceo, Chimica primo anno università".

Quali risultati hai ottenuto? I tuoi ‘clienti’, gli studenti, si rivolgono a te perché hanno uno specifico obiettivo (rimediare un’insufficienza, evitare un debito formativo, migliorare la media dei voti ecc.). L’ideale, nel CV, è poter segnalare di averlo raggiunto. Per es.

  • "Supporto allo studio a 20+ studenti con un incremento medio dei voti superiore al 30%". 

Quali competenze hai sfruttato per raggiungere l’obiettivo? Le skill necessarie per il tutoring privato sono le stesse che servono a un docente esperto: da una parte le competenze tecniche relative alla disciplina, dall’altra le competenze trasversali necessarie a insegnarla, tra cui per es. 

  • "Comunicazione efficace, ascolto attivo, empatia, leadership, problem-solving".

Come riportare il tutto nel modo più incisivo? Con elenchi puntati sintetici, in cui includere espressioni in grado di indicare le azioni concrete messe in atto, per es.

  • "Pianificazione di compiti personalizzati.
  • Utilizzo di strategie didattiche mirate.
  • Monitoraggio costante dei risultati"

Come adattare l’esperienza delle ripetizioni ai tuoi obiettivi professionali

Se stai ancora studiando, inserire le ripetizioni nel CV può servirti per trovare altre persone a cui dare lezioni; se hai concluso gli studi, può invece essere utile a trovare lavoro, che sia o meno in ambito didattico.

Come inserire ripetizioni nel CV per ambito didattico

Descrivi con accuratezza il metodo didattico che hai usato, gli strumenti e i tool di supporto, per esempio app e strumenti online per fare esercizi e fornire assistenza anche da remoto; non dimenticare di indicare i sistemi di monitoraggio per registrare i progressi.

Come inserire ripetizioni nel CV per lavoro in azienda

Usa un linguaggio sintetico e concreto; includi dati quantitativi per indicare i risultati ottenuti; evidenzia tutte le soft skill trasferibili anche in altri ambiti, a partire dalle doti comunicative e dalle capacità di leadership.

Come inserire ripetizioni nel CV per posizioni freelance e coaching 

Il tutoring privato, grazie anche alle tecnologie che consentono di insegnare a distanza, è un settore oggi molto esteso che interessa varie professionalità, dal coaching motivazionale al personal training. Se questo è il tuo obiettivo di carriera, sottolinea la capacità di personalizzare l’esperienza, di costruire percorsi su misura, di instaurare relazioni di fiducia e stima reciproca.

5 errori da evitare quando inserisci le ripetizioni nel CV

Dopo aver visto le buone pratiche e i consigli da seguire, concludiamo con una serie di errori da evitare.

  • Fornire un elenco di materie senza contesto: specifica dove e a chi hai dato ripetizioni. Nel caso di piattaforme online, includi il relativo link; nel caso di studenti privati, puoi indicare il cognome della famiglia (previa autorizzazione) e la zona della città.
  • Includere dati personali non necessari: attenzione ai dati sensibili, da trattare secondo la normativa sulla privacy, o GDPR. Se insegni a privati, puoi chiedere eventualmente l’autorizzazione a inserire il cognome, mentre l’indirizzo di residenza non serve. Il numero di telefono o l’indirizzo email (previa autorizzazione) servono se vuoi usarli come referenza.
  • Eccedere nei dettagli: abbiamo detto che la descrizione deve essere precisa, ma entrare troppo nei dettagli non va bene, soprattutto se ti candidi per un ruolo non correlato. Ricorda inoltre che per approfondire i punti che ritieni più importanti c’è la lettera di presentazione. A questo proposito, non dimenticare che se hai scelto un determinato template di CV, dovrai usare il modello di lettera di presentazione corrispondente.
  • Non curare l’aspetto grafico: l’occhio vuole sempre la sua parte. Se hai sistemato con cura tutti i contenuti ma il CV non è ben strutturato e perfettamente leggibile, le tue esperienze di ripetizioni, e in generale le informazioni del curriculum, avranno meno efficacia.
  • Omettere il sistema di pagamento: perché? Che cosa c’entra con il CV? Il punto è questo. Le ripetizioni, come abbiamo visto, sono un servizio molto richiesto; in larga parte, però, viene ancora retribuito ‘in nero’. Se vuoi distinguerti dalla massa e lasciare istantaneamente un’impressione positiva, specifica che hai partita Iva (se sei un free-lance professionista) oppure che operi con ritenuta d’acconto (in caso di prestazioni occasionali, con introiti annuali complessivi non superiori a 5000 euro).
Dare lezioni private è a tutti gli effetti un lavoro; richiede conoscenza approfondita della disciplina di insegnamento, dei metodi didattici più efficaci e di tutta una serie di skill trasferibili anche in altri ambiti.

Valorizzare un’esperienza utile in molti settori

Inserire le ripetizioni nel CV in modo efficace significa valorizzare un’esperienza che dimostra conoscenze tecniche specifiche e capacità comunicative avanzate. 

Abbiamo visto come scrivere le ripetizioni nel curriculum all’interno della sezione adeguata, come descriverle evidenziando le skill che richiedono, come adattarle ai diversi contesti professionali e come evitare gli errori più comuni.

Ricorda di perfezionare anche il resto del curriculum alla posizione che ti interessa, così che risulti sempre ritagliato su misura intorno alla job description. 

A questo punto dai un’occhiata ai nostri esempi di curriculum vitae e inizia a creare il tuo. Poi fai la stessa cosa con i nostri esempi di lettera di presentazione. Ora tocca a te: perché non iniziare adesso?  

Fonti:

(1), (3) La Repubblica, Scuola, 1 studente su 4 ricorre alle ripetizioni: 400 euro la spesa media. Matematica la più richiesta, di Anna Laura Maffei

(2) Wired, 8 siti dove fare ripetizioni online, di Simone Cosimi

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Sara Reale
Sara Reale
Autrice
Sara Reale, copywriter esperta in diversi settori d’impresa, trasforma temi complessi in contenuti divulgativi e piacevoli da leggere. In ambito di HR&career, propone spunti di riflessione e consigli pratici per aiutare i professionisti a distinguersi nel mercato del lavoro.

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