Curriculum infografico: sì o no?
Il curriculum infografico è una versione del CV tradizionale in cui, anziché l’elemento verbale, prevale l’elemento visivo: sono grafici, tabelle e diagrammi a veicolare la maggior parte delle informazioni, con l’obiettivo di rendere la lettura immediata, l’aspetto accattivante e attrarre così l’attenzione dei recruiter. Ma come si fa un curriculum infografico? Quando conviene usarlo? Quali sono gli accorgimenti che lo rendono efficace? Ti spieghiamo tutto in questo articolo.
Curriculum vitae infografico: che cos’è e quando è utile
Il curriculum vitae ha lo scopo di presentare il tuo profilo professionale nel modo più efficace possibile, ma l’efficacia con cui lo fa dipende dal contesto lavorativo e dal ruolo per il quale ti stai candidando. Per questo esistono diversi tipi di CV, ciascuno dei quali risponde a obiettivi e aspettative diverse.
Che cos’è il curriculum infografico?
Tra questi, il curriculum formato infografico è una versione prevalentemente grafica del CV tradizionale: come dice la parola, l’elemento caratterizzante di questo curriculum sono infatti diagrammi, tabelle, icone.
Se vogliamo, è una via di mezzo tra il curriculum tradizionale e il CV creativo: del primo, come vedremo, mantiene la suddivisione in sezioni standard, del secondo l’originalità, dovuta alla prevalenza della componente grafica.
Perché le infografiche sono così efficaci?
Il nostro cervello elabora le informazioni visive in modo molto più rapido di quanto non faccia con le informazioni testuali (del resto, prima di inventare i sistemi alfabetici, gli esseri umani comunicavano con le immagini). E questo è il primo motivo per cui un CV infografico ha delle grandi potenzialità, in termini di efficacia.
Un’altra ragione, non tanto lusinghiera, è che la nostra capacità di concentrazione è diventata piuttosto bassa: messa quotidianamente a dura prova dall’enorme quantità di stimoli che riceviamo, recepisce meglio piccoli frammenti di informazioni visive anziché testi lunghi.
Il CV infografico risponde molto bene a queste esigenze (1), purché le infografiche (e naturalmente il curriculum) siano fatti a regola d’arte e purché siano appropriati al contesto, come spieghiamo qui di seguito e nel resto dell’articolo.
Quando conviene usare il CV infografico?
Negli ambiti professionali più tradizionali, nei contesti in cui ci si aspetta un certo grado di formalità e per i concorsi pubblici è sempre buona norma… non deviare dalla norma, e la norma prevede il CV classico, a prevalenza testuale.
Se invece vuoi candidarti in un settore creativo, che abbia a che fare con marketing, design, comunicazione, social media management o pubblicità, allora il CV infografico andrà benissimo.
Anche in tutti gli ambiti legati al mondo delle tecnologie e dell’innovazione, dove saper comunicare i dati in modo preciso e immediato è un must, l’infografica sul CV sarà apprezzata.
Quali sono le sezioni principali di un curriculum infografico?
Chiariamo un punto fondamentale: il curriculum infografico, per essere efficace, deve presentare tutte le informazioni essenziali in modo accattivante ma, prima di tutto, completo e perfettamente comprensibile.
Per questo motivo la struttura del curriculum infografico non è così diversa da quella di un CV a prevalenza testuale. Anche in questo caso conviene suddividere le pagine (due al massimo) nelle sezioni consuete: contatti, profilo personale, esperienze lavorative, formazione, competenze, eventualmente certificazioni oppure hobby e interessi.
Si tratta delle stesse sezioni in cui sono tipicamente suddivisi i nostri esempi di curriculum vitae: colori e stile cambiano a seconda dei template, ma nel complesso il documento ha sempre un aspetto ordinato e professionale.
Attenzione, però, perché non tutte le sezioni si prestano a essere convertite in infografica: il curriculum infografico sarà efficace esattamente nella misura in cui troverai il giusto equilibrio tra elementi grafici e testo. Vediamo come, insieme a una serie di trucchi per organizzare tutte le informazioni al meglio.
CONSIGLI DELL'ESPERTO
Vivere nell’era dell’informazione significa essere inondati quotidianamente da enormi quantità di dati […]. È da questo sovraccarico di stimoli che deriva la necessità di trasformare i contenuti in forma visiva. Ed è per questa ragione che tutti usano le infografiche, dagli esperti di marketing agli enti governativi, dalle imprese alle organizzazioni no-profit. (2)
I trucchi per rendere efficace il CV infografico
“Infografico” non significa automaticamente “chiaro”, soprattutto in un documento articolato come il CV, che (non dimentichiamolo!) ha un unico scopo: superare una selezione e auspicabilmente farsi assumere. Ecco alcuni accorgimenti da tenere sempre presenti.
L’infografica deve essere accattivante e comprensibile
Per essere efficace l’infografica (che si tratti di diagramma a torta, grafico a barre, tabella) deve avere due caratteristiche essenziali: deve essere visivamente accattivante e immediatamente comprensibile. Se è soltanto piacevole da vedere ma difficile da leggere, o viceversa, non centra l’obiettivo. E rischia di essere controproducente.
Trovare il giusto equilibrio tra grafica e testo
Nel CV infografico è bene che alcune informazioni rimangano di tipo puramente testuale: primo tra tutti il profilo personale, che di fatto è un breve testo introduttivo, utile a spiegare in breve chi sei e ti che cosa di occupi in forma discorsiva.
Stesso discorso per i dati di contatto: nome, cognome, email e link al profilo social professionale o al portfolio, da mettere sempre in incipit, devono essere completi, ordinati e subito accessibili. Non hanno bisogno di “effetti speciali”.
Dati quantitativi ed elenchi puntati si prestano invece molto bene alla conversione in infografica, per esempio i risultati raggiunti nello svolgimento di un compito (incremento delle vendite, aumento del numero di follower, ROI ecc.), il livello di padronanza delle varie competenze, nonché la cronologia delle diverse esperienze lavorative.
In generale, bisogna trovare il giusto bilanciamento tra i contenuti verbali e quelli visivi.
La struttura del CV infografico
Una volta stabilito quali sono i contenuti che, in forma infografica, rendono il servizio migliore (risultano piacevoli allo sguardo e sono al contempo chiari e comprensibili), bisogna disporli nell’ordine adatto e organizzare la struttura del CV, così che le informazioni abbiano una gerarchia logica e coerente.
Il nostro consiglio è di prendere come riferimento un modello di curriculum vitae, osservare come sono disposte le diverse sezioni e immaginare delle variazioni sul tema in chiave infografica. Così si limita il rischio di fare confusione (sempre dietro l’angolo quando non c’è un template preimpostato con una struttura definita).
E se servono altre informazioni?
Come abbiamo visto, non tutti i dati si prestano a essere esposti sotto forma di infografica.
Anziché forzare la mano, e inserire a tutti i costi un’informazione in un formato che non le si addice, ricorda che insieme al CV c’è anche la lettera di presentazione: è qui che puoi approfondire gli argomenti sintetizzati nel curriculum, o esclusi.
I nostri modelli di lettera di presentazione sono pensati per i relativi modelli di CV: se opti per un curriculum infografico, dovrai creare un layout di lettera ad hoc. Se invece ti serve ispirazione per i contenuti, puoi prendere spunto qui: esempi lettera di presentazione.
Come creare il curriculum infografico
A questo punto, va detto che il curriculum infografico non è una scelta alla portata di tutti, bensì di coloro che sono in grado di crearlo con gli strumenti appositi.
Chiunque sia esperto di grafica, oppure semplice appassionato ma capace di usare programmi come Adobe Illustrator o InDesign non avrà alcun problema.
Chi invece non ha dimestichezza con il settore, può comunque provarci usando tool gratuiti e più o meno intuitivi, primo tra tutti Canva. Se cerchi online “come fare curriculum infografico” ne uscirà probabilmente un buon elenco (possiamo citare Kinzaa, Picktochart, Visualize.me, ma ce ne sono molti altri).
Occhio alle tariffe, dal momento che molti di questi programmi o applicazioni sono gratis solo nelle versioni di base, e alle funzionalità. Per esempio, verifica che ci sia la funzione “curriculum vitae infografico download” e in particolare che sia possibile scaricare il CV in .pdf.
Infine, non dimenticare che l’esito complessivo deve essere armonico in ogni sua parte, dall’ordine dei contenuti ai colori del CV, che non devono compromettere in alcun modo coerenza e leggibilità del documento.
Il curriculum infografico, per essere efficace, deve presentare tutte le informazioni essenziali in modo accattivante ma, prima di tutto, completo e perfettamente comprensibile.
Come dare visibilità al CV infografico
Hai creato un curriculum infografico come si deve, completo di tutte le informazioni, piacevole da guardare, originale, ma anche chiaro e semplice da leggere? Bene. È arrivato il momento di inviarlo.
Se stai affrontando una candidatura, userai i mezzi predisposti dall’azienda allo scopo (email, piattaforma dedicata, agenzia esterna di recruiting). Ma puoi anche includere il CV infografico nel tuo portfolio online o nel tuo sito professionale, dove sarà la vetrina del tuo percorso. Nonché diffonderlo via LinkedIn o con altri canali social, se li usi in modo professionale.
Un curriculum che richiede varie accortezze
Il curriculum infografico ha un alto potenziale di attrazione: le infografiche sono nate apposta per veicolare le informazioni in modo semplice, veloce e accattivante. Però bisogna saperle fare. E in un CV bisogna anche assemblarle nel modo opportuno, decidendo a monte quali dati possono essere resi in questa forma e con quale struttura complessiva.
Si tratta insomma di una scelta che richiede un po’ di lavoro e varie accortezze, per essere efficace. Il buon senso sembra perciò suggerire questo tipo di CV principalmente a chi ha dimestichezza con la grafica o ha del tempo da dedicarvi.
Fonti:
(1), (2) Medium: What Is an Infographic? The History and Evolution of Data Visualization [Infographic], di Jagadish Kamuni